Mario Schifano *
(Homs/Libia 1934–1998 Roma)
Senza titolo (monocromo rosso con la lettera O), 1973, firmato sul verso Schifano, smalto su tela, 120 x 70 cm, con cornice
Certificazione fotografica:
Archivio Mario Schifano, n. 03120160416, Roma 27/4/2016
Provenienza:
Collezione privata, Italia
Maurizio Calvesi, dal catalogo della mostra Mario Schifano, salone delle Scuderie in Pilotta, Parma, 1974
Sulla pittura di Mario Schifano, sarei portato a scrivere più come testimone che una ennesima volta come critico: che cosa furono i monocromi, ad esempio, nel 1960 e ’61, non può essere detto solo in termini di critica filologica comparata, prendendo a confronto Manzoni o altri ancora più diversi. Non avevano l’anemia di un’operazione intellettuale, al contrario tutta la pregnanza di un gesto vitale, e soprattutto erano e sono irriducibili a un programma, ad un’intenzione, a un calcolo. Furono un gesto non solo vitale ma naturale, disinvolto, come chi li dipingeva, nonostante la sorpresa che destavano, o anche in previsione di quella. Esposto, elegante, rigoglioso, questo azzeramento, questo niente, un niente che conteneva un progetto di tutto. Nascevano da un bisogno di purificazione della materia, dall’informale, dalla rappresentazione, e insieme e inseparabilmente da un amore per la pittura, come per la vita.
01.06.2017 - 18:00
- Stima:
-
EUR 20.000,- a EUR 25.000,-
Mario Schifano *
(Homs/Libia 1934–1998 Roma)
Senza titolo (monocromo rosso con la lettera O), 1973, firmato sul verso Schifano, smalto su tela, 120 x 70 cm, con cornice
Certificazione fotografica:
Archivio Mario Schifano, n. 03120160416, Roma 27/4/2016
Provenienza:
Collezione privata, Italia
Maurizio Calvesi, dal catalogo della mostra Mario Schifano, salone delle Scuderie in Pilotta, Parma, 1974
Sulla pittura di Mario Schifano, sarei portato a scrivere più come testimone che una ennesima volta come critico: che cosa furono i monocromi, ad esempio, nel 1960 e ’61, non può essere detto solo in termini di critica filologica comparata, prendendo a confronto Manzoni o altri ancora più diversi. Non avevano l’anemia di un’operazione intellettuale, al contrario tutta la pregnanza di un gesto vitale, e soprattutto erano e sono irriducibili a un programma, ad un’intenzione, a un calcolo. Furono un gesto non solo vitale ma naturale, disinvolto, come chi li dipingeva, nonostante la sorpresa che destavano, o anche in previsione di quella. Esposto, elegante, rigoglioso, questo azzeramento, questo niente, un niente che conteneva un progetto di tutto. Nascevano da un bisogno di purificazione della materia, dall’informale, dalla rappresentazione, e insieme e inseparabilmente da un amore per la pittura, come per la vita.
Hotline dell'acquirente
lun-ven: 10.00 - 17.00
kundendienst@dorotheum.at +43 1 515 60 200 |
Asta: | Arte contemporanea II |
Tipo d'asta: | Asta in sala |
Data: | 01.06.2017 - 18:00 |
Luogo dell'asta: | Vienna | Palais Dorotheum |
Esposizione: | 20.05. - 01.06.2017 |