(Innsbruck 1932–2011 Vienna)
“Maremma 17.1985”, firmato, datato Prachensky 85 nonché intitolato sul verso (sul telaio), acrilico su tela, 130 x 165 cm, con cornice

Riproduz. a colori a pagina intera:
Markus Prachensky, Löcker Verlag, Vienna 1990, tavola 92, riportato a p. 211

Provenienza:
Collezione privata, Germania

MAREMMA
La Maremma appartiene all’Etruria sia nella geografia dell’Italia che nella pittura di Prachensky. In origine questo territorio dalle estese zone paludose, che talvolta si prolungano dalla costa fino all’interno, era malfamato per la malaria, la febbre causata dall’aria malsana. A più riprese sono state eseguite delle opere di bonifica, in particolare sotto il granduca austriaco di Toscana, il futuro imperatore Leopoldo II, il cui monumento si erge sulla piazza del duomo di Grossetto. Esso lo mostra in atto a sollevare delicatamente una donna – il simbolo della Maremma. Oggi la zona tra Grossetto e la grande pineta sul mare sono occupate da fertili pianure, circondate da colline sulle quali si situa anche il già menzionato villaggio di Vetulonia...

La serie “Maremma” è, in sé, tanto varia quanto “Etruria orizzontale”, anche se la differenza fra i disegni con inchiostro di china e i dipinti ad acrilico sembra essere persino più grande qui, con la gamma di variazioni, nel complesso, persino maggiore.
Questo può provenire dal fatto che – a differenza delle delimitazioni regionali che il titolo suggerisce – le influenze decisive per la serie possono essere rintracciate ben oltre la Maremma, persino fino in Puglia...

“Maremma” sintetizza un interesse pluriennale, che si mischia a impressioni sempre nuove: non si tratta soltanto di tutta l’Etruria e di un ricordo della Puglia, ma anche dell’intero Markus Prachensky. E l’artista si preoccupa soprattutto delle immagini.
Wolfgang Fleischer, dalla bibliografia di cui sopra