(nato a Tarnów nel 1972, vive e lavora a Cracovia, Polonia)
Senza titolo (crossroads), 2000, firmato Wilhelm Sasnal sul riporto, olio su tela, due tele congiunte orizzontalmente, 191 x 188,5 cm, su telaio

Provenienza:
Foksal Gallery, Varsavia –
ivi acquistato dall’attuale proprietario nel 2001

Con una modellazione simbolica minima del corpo tridimensionale e colori fortemente contrastanti, Wilhelm Sasnal colloca, in modo esperto, i propri motivi sulla tela. Nella presente opera, la sua rappresentazione schematica di uno svincolo autostradale provoca l’effetto, da un lato, di un ornamento organico complesso, e, dall’altro, della condensazione delle esperienze quotidiane di un paesaggio. L’artista si impegna così in un gioco preciso con il visibile e con ciò che esso può significare in quanto eco di ricordi personali o di eventi contemporanei. La crescente motorizzazione e l’edificazione dell’ambiente, secondo l’umore dell’osservatore, permette sia associazioni positive, quali la promessa di libertà o prosperità, che interpretazioni oppressive, come una mancanza generale di direzione e orientamento all’interno di una griglia di ramificazioni possibili.

Senza titolo (crocevia) è stato realizzato subito prima che il giovane artista (classe 1972) attraesse grande attenzione internazionale con le sue prime esposizioni, ad esempio alla Galleria Foksal di Varsavia (2001), alla Kunsthalle di Basilea (2002), o alla Kunsthalle di Zurigo e al Westfälischer Kunstverein di Münster (2003). Intorno all’inizio del terzo millennio, il punto centrale della sua pittura, derivato dalla fotografia e da altre immagini, si basava sulla vita quotidiana in Polonia. A posteriori, i suoi dipinti sembrano quasi una sorta di inventario dell’ambiente circostante. Ciononostante, già in questi primi dipinti Sasnal rivelò una capacità insolita di isolare un momento o una situazione dal contesto, onde creare una particolare tensione tanto da un punto di vista formale quanto in termini di contenuto. Lo storico dell’arte Ulrich Loock ha descritto in maniera pregnante questa strategia artistica:
“Per Sasnal, la pittura è un mezzo per registrare oggetti individuali rimossi dai relativi contesti situazionali senza che questo provochi una qualche incertezza riguardante la loro natura o il loro uso. I vari motivi vengono unificati artisticamente secondo un metodo che corrisponde al processo di conferire un nome nel dominio del linguaggio.
La pittura di Sasnal in questo periodo non riguarda la riproduzione dell’apparenza visiva delle cose, ma l’affermazione della possibilità di designarle.”

Ulrich Loock, “Sasnal’s Nominalism”, in: Carina Plath, Beatrix Ruf (a cura di), Wilhelm Sasnal. Night Day Night, catalogo della mostra, Kunsthalle, Zurigo, 2003, p. 101