(nato a Malden/MA nel 1936)
Bermuda Petrel (maquette), 1980, firmato F. Stella 80, olio, gessetti oleosi, serigrafia su pannello di Tycore, 153 x 215 cm, con cornice, (MCC)

Provenienza:
The Greenberg Gallery, St. Louis (etichetta adesiva sul verso)
Collezione privata, Palm Beach Gardens
Litchfield County Auctions, 5 dicembre 2007
Collezione privata europea

Frank Stella ha trascorso più di cinquant’anni a sondare i limiti della pittura: dai primi “Black Paintings” [Quadri neri], pieni di motivi aggressivi, ripetitivi, neri, all’“Irregular Polygon” [Poligono irregolare, 1965-67] e a “Protractor” [Goniometro, 1967-71], serie in cui le forme delle tele divennero più complicate e le sue opere acquisirono un maggiore impatto decorativo.
Negli anni successivi, lo stile minimalista di Stella gradualmente scomparve e nuove forme ne presero il posto, come nei grandi rilievi in alluminio della serie “Exotic Birds” [Uccelli esotici, 1976-80], ispirati in parte dalla seconda moglie dell’artista, Harriet McGurk, appassionata di birdwatching.

Ripristinando l’uso della maquette lineare per le immagini in tre dimensioni da proiettare su superficie piatta, Stella ne colora e marca ogni edizione in maniera diversa. Fondamenta screziate e metalliche, piene di illusionismo, compaiono su carta quadrettata piatta; raggruppamenti di curvilinei, strumenti di geometria, sottendono il grandioso piumaggio dei volatili esotici. Collocando i dispositivi geometrici sulla superficie dell’illusionismo, Stella carica la superficie dei curvilinei con scarabocchi a pastello e colore steso a strati, mostrandoci quanta profondità possa dimorare in un piano piatto e astratto.
(Judith Goldman, dal catalogo della mostra presso il Whitney Museum, New York).