Heinz Mack *
![Heinz Mack * - Arte contemporanea Heinz Mack * - Arte contemporanea](/fileadmin/lot-images/38M160601/normal/heinz-mack-1745254.jpg)
(nato a Lollar, Assia, nel 1931)
Senza titolo, firmato e datato Mack 62/64 e Mack 64, alluminio su legno, rilievo fronte-retro, 50 x 50 x 1,5 cm, (PS)
Certificazione fotografica:
Atelier Mack, Mönchengladbach novembre 2015, con firma dell’artista
L’opera sarà inclusa nel supplemento in uscita del catalogo ragionato a cura di Dieter Honisch, Mack Skulpturen, n. 604 A, preparato dall’Atelier Mack.
Provenienza:
Atelier Heinz Mack
Galerie Holtmann, Colonia
FIAC, Parigi 2000
Collezione privata, Germania
Bibliografia:
Cfr. Robert Fleck (a cura di), Heinz Mack, Reliefs, Monaco di Baviera 2015, p. 152, n. 67 (1960, dimensioni 73,5 x 73,5 cm)
"Le mie sculture sono nuovi oggetti nello spazio, riflettori della luce e strumenti del movimento. Nelle loro strutture ritmiche è visibile il movimento."
Dieter Honisch, Mack-Skulpturen 1953-1986, Düsseldorf 1986, p. 44
Le placche di alluminio goffrate del rilievo quadrato su entrambi i lati riflettono la luce con rifrazione mossa e le luccicanti superfici lucide paiono dileguarsi otticamente, mentre elementi strutturali sempre nuovi compaiono all'occhio umano. Con i suoi rilievi Heinz Mack ci invita ad entrare in una sfera al di là del razionalmente intelligibile in una realtà percettibile ormai solo visivamente.
Una unità dell'immagine si ottiene agli occhi di Mack solo quando l'artista "conosce la funzione delle parti elementari dell'immagine; al posto del dettaglio grazioso subentra l'elemento strutturale completamente privo di grazia, che ha senso solo se è in relazione con il tutto. Con ciò l'elemento strutturale acquista la sua Individualità, il suo significato insostituibile. Distruttibile è solo la struttura in quanto unità, la grande forma, non i suoi elementi, il semplicemente molteplice! Un tale elemento strutturale è ad esempio per me il certo parallelismo di una molteplicità di rette ordinate verticalmente e orizzontalmente; la tessitura di tali rette è infinitamente variabile; il suo principio è la sequenza contemporanea e periodica delle rette. […] Le singole zone parallele mutano di zona in zona gradualmente, mantengono tuttavia al contempo il loro carattere determinato e comune, cominciando a vibrare.
[…] Dalla sinopsi dialettica di elementi statici e dinamici deriva la vibrazione virtuale, cioè il puro e continuo movimento plastico, che in natura non si riesce a trovare; è privo di ogni suggestivo illusionismo, è adirezionale, insomma non finale; in esso il tempo non si attualizza.”
01.06.2016 - 19:00
- Prezzo realizzato: **
-
EUR 137.200,-
- Stima:
-
EUR 70.000,- a EUR 90.000,-
Heinz Mack *
(nato a Lollar, Assia, nel 1931)
Senza titolo, firmato e datato Mack 62/64 e Mack 64, alluminio su legno, rilievo fronte-retro, 50 x 50 x 1,5 cm, (PS)
Certificazione fotografica:
Atelier Mack, Mönchengladbach novembre 2015, con firma dell’artista
L’opera sarà inclusa nel supplemento in uscita del catalogo ragionato a cura di Dieter Honisch, Mack Skulpturen, n. 604 A, preparato dall’Atelier Mack.
Provenienza:
Atelier Heinz Mack
Galerie Holtmann, Colonia
FIAC, Parigi 2000
Collezione privata, Germania
Bibliografia:
Cfr. Robert Fleck (a cura di), Heinz Mack, Reliefs, Monaco di Baviera 2015, p. 152, n. 67 (1960, dimensioni 73,5 x 73,5 cm)
"Le mie sculture sono nuovi oggetti nello spazio, riflettori della luce e strumenti del movimento. Nelle loro strutture ritmiche è visibile il movimento."
Dieter Honisch, Mack-Skulpturen 1953-1986, Düsseldorf 1986, p. 44
Le placche di alluminio goffrate del rilievo quadrato su entrambi i lati riflettono la luce con rifrazione mossa e le luccicanti superfici lucide paiono dileguarsi otticamente, mentre elementi strutturali sempre nuovi compaiono all'occhio umano. Con i suoi rilievi Heinz Mack ci invita ad entrare in una sfera al di là del razionalmente intelligibile in una realtà percettibile ormai solo visivamente.
Una unità dell'immagine si ottiene agli occhi di Mack solo quando l'artista "conosce la funzione delle parti elementari dell'immagine; al posto del dettaglio grazioso subentra l'elemento strutturale completamente privo di grazia, che ha senso solo se è in relazione con il tutto. Con ciò l'elemento strutturale acquista la sua Individualità, il suo significato insostituibile. Distruttibile è solo la struttura in quanto unità, la grande forma, non i suoi elementi, il semplicemente molteplice! Un tale elemento strutturale è ad esempio per me il certo parallelismo di una molteplicità di rette ordinate verticalmente e orizzontalmente; la tessitura di tali rette è infinitamente variabile; il suo principio è la sequenza contemporanea e periodica delle rette. […] Le singole zone parallele mutano di zona in zona gradualmente, mantengono tuttavia al contempo il loro carattere determinato e comune, cominciando a vibrare.
[…] Dalla sinopsi dialettica di elementi statici e dinamici deriva la vibrazione virtuale, cioè il puro e continuo movimento plastico, che in natura non si riesce a trovare; è privo di ogni suggestivo illusionismo, è adirezionale, insomma non finale; in esso il tempo non si attualizza.”
Hotline dell'acquirente
lun-ven: 10.00 - 17.00
kundendienst@dorotheum.at +43 1 515 60 200 |
Asta: | Arte contemporanea |
Tipo d'asta: | Asta in sala |
Data: | 01.06.2016 - 19:00 |
Luogo dell'asta: | Vienna | Palais Dorotheum |
Esposizione: | 21.05. - 01.06.2016 |
** Prezzo d’acquisto comprensivo dei diritti d’asta acquirente e IVA
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