(Waldheim / Sassonia 1877–1947 Berlino)
Bagnante, concepito nel 1926, monogrammato GK alla base, bronzo con patina bruna, con timbro della fonderia H. Noack Berlino Friedenau, fuso in bronzo in un’edizione di cui almeno 2 esemplari noti, alt. 46,5 cm, (PP)

L’autenticità dell’opera è stata confermata dalla dott.ssa Ursel Berger, ex direttrice del Georg Kolbe Museum di Berlino.

Provenienza:
Buchholz Gallery, New York (1939) (etichetta sulla base)
Collezione Phylis e Erwin Kalla (1925-2005), USA
il loro lascito con Concept Art Gallery, USA
Collezione privata, USA (2013)

Esposizioni:
San Francisco, San Francisco Museum of Art, Modern German Sculpture, 1939 (etichetta sulla base)
Un esemplare del presente bronzo fu probabilmente esposto per la prima volta alla Biennale d’Arte di Venezia nel 1926.

Bibliografia:
Ursel Berger, Georg Kolbe – Leben und Werk. Mit dem Katalog der Kolbe-Plastiken im Georg-Kolbe-Museum, seconda edizione, Berlino 1990, n. 95, p. 297 (riproduz. di un altro esemplare)
Un esemplare della presente opera è incluso nella collezione del Georg Kolbe Museum di Berlino.

Georg Kolbe (1877–1947) fu lo scultore tedesco di maggiore successo nella prima metà del ventesimo secolo. Le sue sculture espressive, che risalgono agli anni Dieci e Venti, riflettono lo spirito del tempo in quella metropoli dell’arte europea che era Berlino, e ci trasmettono un’immagine vivida dell’epoca in cui furono realizzate. I loro stretti legami con quelli che oggi sono esempi iconici dell’architettura moderna sono particolarmente illuminanti per la comprensione della loro importanza storica. Mies van der Rohe, ad esempio, collocò la scultura di Kolbe “Der Morgen” (Il mattino), un nudo di donna con le braccia distese all’insù, nello specchio d’acqua del proprio Padiglione di Barcellona, costruito in occasione dell’Esposizione Universale del 1929.
Il tema principale di Georg Kolbe era la figura nuda autonoma, con cui la sua generazione si distanziò dalla scultura su commissione del diciannovesimo secolo [...]
Kolbe creò principalmente figure femminili, mentre le figure maschili fecero la loro comparsa in modo crescente solo dopo la fine degli anni Venti. Le sue sculture, che si distanziano da un contenuto allegorico o narrativo, gettano luce su percezioni e ideali allora contemporanei riguardanti la figura umana.
© Georg Kolbe Museum, Berlino