Lotto No. 733 #


Joannis Avramidis *


Joannis Avramidis * - Arte contemporanea

(nato a Batum, Georgia nel 1922)
“Der Schreitende”, 1966–69, bronzo, patina color oro brunito, firmato Avramidis, numerato 3/3 + 3 e.a., altezza 172 cm, (K)

“Der Schreitende” è di proprietà di:
Staatsgalerie di Stoccarda, Germania
Albertinum, Dresda, Germania
Pinacoteca Nazionale – Museo Alexandros Soutzos, Atene, Grecia
Israel Museum, Gerusalemme (Collezione Jan Krugier, Ginevra)

Esposizioni e pubblicazioni in catalogo (selezione):
Joannis Avramidis, Skulpturen und Zeichnungen, Galleria Ulysses, Vienna 1975, n. cat. 15
Griechen unter Griechen, Joannis Avramidis in der Glyptothek, esposizione speciale presso la Gliptoteca, Monaco di Baviera, 1999, riproduz. titolo e pagina 12 del catalogo – citato a pagina 14: dal testo di Peter Prange:

...Inoltre lo “Schreitende” di Avramidis non rende necessario ergersi su un piedistallo. Procede con la gamba destra in avanti, mentre i kouroi avanzano con la sinistra. Lo “Schreitende” si distingue nell’opera di Avramidis per via della sua forma insolita: l’immagine consiste in due tubi di sezione quasi quadrata, che non si fondono assieme nella zona del torso. La riduzione della figura umana è a uno stadio molto avanzato: allo “Schreitende” non solo mancano piedi, braccia e testa, ma anche i volumi corporei sono indicati soltanto per mezzo di protuberanze e depressioni. Queste modulazioni sono il risultato di una lunga ricerca del profilo corretto. I vari disegni su larga scala del motivo dello “Schreitende” indicano quanto la ricerca di Avramidis di una linea “vera” fosse profonda. I tubi ad angolo retto, composti secondo i rispettivi profili del corpo, svelano, proprio come una sezione anatomica, come il motivo dell’andatura influenzi il corpo umano. Tuttavia, solo di rado Avramidis creava tali figure in movimento: il suo tema principale, per decenni, fu la figura calma, in piedi...

Pubblicato in (selezione):
Michael Semff, Avramidis. Skulpturen und Zeichnungen, Hirmer Verlag, Monaco di Baviera 1005, pp. 196/197, riprod. n. 121/122
Birk Ohnesorge, Ein anderer Zeitgeist: Positionen figürlicher Bildhauerei nach 1950, Gebr. Mann Verlag, Berlino 2005, riprod. pp. 24/25
Senato artistico della repubblica austriaca: “Der Große Österreichische Staatspreis”, Jung und Jung Verlag, Salisburgo 2003, riprod. pag. 175
Joannis Avramidis, A Classic of Contemporary Sculpture, Pinacoteca Nazionale – Museo Alexandros Soutzos, Atene, 1997, riprod. pag. 109 La Sculpture. L’Aventure de la Sculpture Moderne - XIX et XX Siècles, ed. Albert Skia, Ginevra 1986, riprod. pag. 229

Provenienza:
Galleria Ulysses, Vienna
Collezione viennese

Fritz Wotruba
IN LODE DI UN COLLEGA PIÙ GIOVANE
in occasione dell’assegnazione del Gran Premio Nazionale d’Austria a Joannis Avramidis

Dopo molti anni, uno scultore torna a distinguersi vincendo il Gran Premio Nazionale d’Austria. Lo scultore, selezionato fra i molti talenti che l’Austria ci offre, è Joannis Avramidis.
Né al sottoscritto né alla giuria è capitato di avere momenti di dubbio o esitazione. Avramidis non è solo il genio della propria generazione in Austria, ma di certo anche in Germania, visto che si tratta di uno dei pochi grandi scultori del nostro tempo. Il suo sviluppo artistico ha avuto luogo fra queste terre. Non so cosa sarebbe successo se il destino avesse condotto Avramidis altrove durante la guerra, e non a Vienna. Esistono forse talenti più grandi del suolo stesso in cui crescono? È forse il genio adattabile, fiorisce esso in tutte le condizioni e circostanze, è immune al proprio ambiente, o è forse più delicato e vulnerabile rispetto ad altri individui? Non è forse colui che si distingue e viene scelto dalla creazione marcato dal proprio ambiente o suscettibile allo stesso, sia esso positivo o negativo? Quesiti quesiti si impongono con vigore.
Avramidis è nato a Baku, da genitori greci, e oggi ha 51 anni. Fa riferimento con insistenza al proprio retaggio ellenico e vede se stesso come erede della cultura greca. Questo potrebbe implicare che, in maniera del tutto dipendente dalla propria patria di adozione, il talento dell’artista avrebbe forse potuto germogliare in qualsiasi suolo...
Non sono consapevole delle cause dirette che rendono l’opera di Avramidis un documento di bellezza armoniosa. Il termine “bellezza” è in certa misura provocatorio e malvisto, vi è bisogno di coraggio per ergersi a idoli della bellezza in questo marcio mondo moderno.
La sua opera finora sembra essere molto più che un tentativo; pare riuscire, sebbene vi siano alcuni che sostengono che essa sia monodimensionale, monotona e artefatta. Una cosa è certa: è una parte della vera realtà e, di conseguenza, è arte. Con queste ultime affermazioni desidero sostenere che solo l’arte gode del privilegio di dare forma a ciò che è raro, unico, bello e brutalmente orribile, qualunque sia il proprio obiettivo.
È così che le culture si sviluppano e si sono sviluppate. Oggigiorno sappiamo che sono solo una forma di evasione da tutte le inadeguatezze di questo mondo, dalla carenza delle istituzioni, dai difetti delle organizzazioni. (...) 1974
Wotruba, Figuren als Widerstand, ed. Galleria Welz, 1977

Esperta: Mag. Elke Königseder Mag. Elke Königseder
+43-1-515 60-358

elke.koenigseder@dorotheum.at

25.11.2015 - 18:00

Prezzo realizzato: **
EUR 158.959,-
Stima:
EUR 90.000,- a EUR 160.000,-

Joannis Avramidis *


(nato a Batum, Georgia nel 1922)
“Der Schreitende”, 1966–69, bronzo, patina color oro brunito, firmato Avramidis, numerato 3/3 + 3 e.a., altezza 172 cm, (K)

“Der Schreitende” è di proprietà di:
Staatsgalerie di Stoccarda, Germania
Albertinum, Dresda, Germania
Pinacoteca Nazionale – Museo Alexandros Soutzos, Atene, Grecia
Israel Museum, Gerusalemme (Collezione Jan Krugier, Ginevra)

Esposizioni e pubblicazioni in catalogo (selezione):
Joannis Avramidis, Skulpturen und Zeichnungen, Galleria Ulysses, Vienna 1975, n. cat. 15
Griechen unter Griechen, Joannis Avramidis in der Glyptothek, esposizione speciale presso la Gliptoteca, Monaco di Baviera, 1999, riproduz. titolo e pagina 12 del catalogo – citato a pagina 14: dal testo di Peter Prange:

...Inoltre lo “Schreitende” di Avramidis non rende necessario ergersi su un piedistallo. Procede con la gamba destra in avanti, mentre i kouroi avanzano con la sinistra. Lo “Schreitende” si distingue nell’opera di Avramidis per via della sua forma insolita: l’immagine consiste in due tubi di sezione quasi quadrata, che non si fondono assieme nella zona del torso. La riduzione della figura umana è a uno stadio molto avanzato: allo “Schreitende” non solo mancano piedi, braccia e testa, ma anche i volumi corporei sono indicati soltanto per mezzo di protuberanze e depressioni. Queste modulazioni sono il risultato di una lunga ricerca del profilo corretto. I vari disegni su larga scala del motivo dello “Schreitende” indicano quanto la ricerca di Avramidis di una linea “vera” fosse profonda. I tubi ad angolo retto, composti secondo i rispettivi profili del corpo, svelano, proprio come una sezione anatomica, come il motivo dell’andatura influenzi il corpo umano. Tuttavia, solo di rado Avramidis creava tali figure in movimento: il suo tema principale, per decenni, fu la figura calma, in piedi...

Pubblicato in (selezione):
Michael Semff, Avramidis. Skulpturen und Zeichnungen, Hirmer Verlag, Monaco di Baviera 1005, pp. 196/197, riprod. n. 121/122
Birk Ohnesorge, Ein anderer Zeitgeist: Positionen figürlicher Bildhauerei nach 1950, Gebr. Mann Verlag, Berlino 2005, riprod. pp. 24/25
Senato artistico della repubblica austriaca: “Der Große Österreichische Staatspreis”, Jung und Jung Verlag, Salisburgo 2003, riprod. pag. 175
Joannis Avramidis, A Classic of Contemporary Sculpture, Pinacoteca Nazionale – Museo Alexandros Soutzos, Atene, 1997, riprod. pag. 109 La Sculpture. L’Aventure de la Sculpture Moderne - XIX et XX Siècles, ed. Albert Skia, Ginevra 1986, riprod. pag. 229

Provenienza:
Galleria Ulysses, Vienna
Collezione viennese

Fritz Wotruba
IN LODE DI UN COLLEGA PIÙ GIOVANE
in occasione dell’assegnazione del Gran Premio Nazionale d’Austria a Joannis Avramidis

Dopo molti anni, uno scultore torna a distinguersi vincendo il Gran Premio Nazionale d’Austria. Lo scultore, selezionato fra i molti talenti che l’Austria ci offre, è Joannis Avramidis.
Né al sottoscritto né alla giuria è capitato di avere momenti di dubbio o esitazione. Avramidis non è solo il genio della propria generazione in Austria, ma di certo anche in Germania, visto che si tratta di uno dei pochi grandi scultori del nostro tempo. Il suo sviluppo artistico ha avuto luogo fra queste terre. Non so cosa sarebbe successo se il destino avesse condotto Avramidis altrove durante la guerra, e non a Vienna. Esistono forse talenti più grandi del suolo stesso in cui crescono? È forse il genio adattabile, fiorisce esso in tutte le condizioni e circostanze, è immune al proprio ambiente, o è forse più delicato e vulnerabile rispetto ad altri individui? Non è forse colui che si distingue e viene scelto dalla creazione marcato dal proprio ambiente o suscettibile allo stesso, sia esso positivo o negativo? Quesiti quesiti si impongono con vigore.
Avramidis è nato a Baku, da genitori greci, e oggi ha 51 anni. Fa riferimento con insistenza al proprio retaggio ellenico e vede se stesso come erede della cultura greca. Questo potrebbe implicare che, in maniera del tutto dipendente dalla propria patria di adozione, il talento dell’artista avrebbe forse potuto germogliare in qualsiasi suolo...
Non sono consapevole delle cause dirette che rendono l’opera di Avramidis un documento di bellezza armoniosa. Il termine “bellezza” è in certa misura provocatorio e malvisto, vi è bisogno di coraggio per ergersi a idoli della bellezza in questo marcio mondo moderno.
La sua opera finora sembra essere molto più che un tentativo; pare riuscire, sebbene vi siano alcuni che sostengono che essa sia monodimensionale, monotona e artefatta. Una cosa è certa: è una parte della vera realtà e, di conseguenza, è arte. Con queste ultime affermazioni desidero sostenere che solo l’arte gode del privilegio di dare forma a ciò che è raro, unico, bello e brutalmente orribile, qualunque sia il proprio obiettivo.
È così che le culture si sviluppano e si sono sviluppate. Oggigiorno sappiamo che sono solo una forma di evasione da tutte le inadeguatezze di questo mondo, dalla carenza delle istituzioni, dai difetti delle organizzazioni. (...) 1974
Wotruba, Figuren als Widerstand, ed. Galleria Welz, 1977

Esperta: Mag. Elke Königseder Mag. Elke Königseder
+43-1-515 60-358

elke.koenigseder@dorotheum.at


Hotline dell'acquirente lun-ven: 10.00 - 17.00
kundendienst@dorotheum.at

+43 1 515 60 200
Asta: Arte contemporanea
Tipo d'asta: Asta in sala
Data: 25.11.2015 - 18:00
Luogo dell'asta: Vienna | Palais Dorotheum
Esposizione: 14.11. - 25.11.2015


** Prezzo d’acquisto comprensivo dei diritti d’asta acquirente e IVA(Paese di consegna Austria)

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