(Pieve Porto Morone 1908–1999 Milano)
Periodica 156, 1968, sul retro numerato, firmato, datato, 156 Franco Grignani 1968, sul telaio iscrizione: pitt. Franco Grignani, Milano, via Bianca di Savoia 17, acrilico su tela, 134,5 x 96 cm, con cornice, (AR)

Certificazione fotografica di Manuela Grignani Sirtoli, Milano

Provenienza:
Galleria Lorenzelli, Bergamo (sul retro etichetta e timbro)
Collezione privata europea

Esposizioni:
Bergamo, Galleria Lorenzelli, Franco Grignani, gennaio - febbraio 1970, catalogo della mostra con riprod.

Bibliografia:
Giulio Carlo Argan, Guido Montana, Una metodologia della visione: Franco Grignani. Mostra antologica, Milano, Rotonda della Besana, 8 gennaio – 2 febbraio 1975, pp. 190–191 con riprod.

Dal 1967 al 1969 la ricerca di Grignani s’incentra nelle strutture periodiche. Qui l’artista ricostruisce sperimentalmente immagini geometriche e parageometriche, attribuendo alle stesse una profondità intercambiabile, un valore plastico estremamente mobile. Le forme, uguali o analoghe, sono strutturate dall’artista in rapida successione, con una periodicità e un’angolatura costanti. La geometria euclidea è sottilmente interrogata e posta in condizione di crisi. La struttura periodica non è infatti mai statica, ma si trasforma continuamente dinanzi agli occhi dell’osservatore. Interno ed esterno si scambiano i luoghi, lo spazio, divenuto illusorio per le comuni certezze, ma carico di tensioni, di eventi e di problemi per la dinamica della vista e del pensiero, si rivela inopinatamente partecipe di una ristrutturazione di valori e di ipotesi di una diversa e più profonda visualità estetica.Potremmo definire le “Periodiche” di Grignani lo svolgimento spazio-temporale delle contraddizioni della forma.

Guido Montana in “Arte come sperimentazione e metodo”, Roma 1974