(Roma 1912 – 1983)
Il fiume Congo, 1971, bronzo con patina scura e dorata, pezzo unico, sul basamento firmato, datato Andrea Spadini 1971, 26 x 42 x 11,2, (MCC)

Provenienza:
regalo di nozze dell'artista all'attuale proprietario,
collezione privata, Italia.

Lo scultore Andrea Spadini (che firma le sue opere con lo pseudonimo “Lo Spada“ ) era figlio del celebre pittore Armando Spadini. A partire dagli anni Quaranta del Novecento lavorò per svariati committenti privati, per lo più appartenenti alle famiglie dell'aristocrazia romana, realizzando straordinarie opere di gran pregio in argento, oro, bronzo, pietra e soprattutto ceramica. Dopo aver conosciuto Gasparo del Corso, fondatore della Galleria dell’Obelisco, e sua moglie Irene Brin, che era redattrice capo dell'edizione italiana di Harper’s Bazaar, Spadini si affermò fra l'altro fra gli esponenti del jetset americano, fra i quali ricordiamo C. B. Luce, Lauren Bacall, Henry Fonda, Carmel Snow, Gioia Marconi ecc., ed era richiestissimo. La sua prima mostra newyorchese si tenne nel 1960 nella Sagittarius Gallery, e subito dopo ve ne fu una nella Wildenstein Gallery: qui Spadini conobbe Van Day Truex, che gli propose una collaborazione con il celebre gioielliere Tiffany. A partire dal marzo 1960, per vari anni Spadini realizzò svariate sculture di piccolo formato e di gran pregio per Tiffany. Nel 1965 il suo grande orologio Carousel Clock con figure di animali musicanti fu installato al Central Park Zoo a New York. In Europa Spadini ricevette vari incarichi prestigiosi, fra cui il ciclo commissionato dalla famiglia Henkel a Düsseldorf (quattro sculture di grande formato – Acqua, Aria, Terra, Fuoco – che personificano i quattro elementi, una meridiana da giardino e una fontana) e le sculture del parco della villa del “re dello stagno” boliviano Patıño, in Portogallo.