Lotto No. 737


Christian Rosa *


(Rio de Janeiro 1982 nato - vive e lavora a Vienna e Los Angeles)
“Desert”, sul telaio intitolato, firmato, datato Chris Rosa 2012, con dedica, olio su tela, 200 x 230 cm, su telaio, (PP)

Provenienza:
Europa, Collezione privata – acquistato direttamente dall’artista.

I dipinti parsimoniosi ed eloquenti di Christian Rosa producono lo stesso effetto della scrittura automatica, fissando visivamente sulla tela i movimenti compiuti dall’artista. Poiché egli lavora all’interno dei confini autotracciati dei gesti del suo stesso corpo, la pittura è per Rosa un procedimento di scoperta che contiene sia gli elementi costitutivi della narrazione pittorica che i metodi per la sua decostruzione. Il suo è un lavoro aperto e incoraggia l’osservatore a una più intensa contemplazione interiore e a diverse modalità di investigazione. Di primo acchito i dipinti di Rosa sembrano perseguire ideali e procedimenti eminentemente moderni, pur rinunciando a seguirne le regole. A dispetto di possibili risonanze visive dell’opera di Wassily Kandinsky e Cy Twombly il suo approccio rimane strettamente individuale. Elementi e forme in colori primari puri si librano sullo sfondo della tela grezza e rendono possibili nuove modalità comunicative tra segni diversi: sulla tela emergono linee, punti, quadrati e ghirigori, divenendo forme preliminari di un’ulteriore dialettica che allude all’inizio di una qualche figurazione. Con l’uso simultaneo di lacca spray dall’effetto vagamente vaporoso e della qualità grafica di matita e pennarello oleoso Rosa sfrutta le qualità intrinseche dei materiali e utilizza il magnetismo della loro struttura per suscitare nell‘osservatore soggettive reazioni emotive.
I dipinti di Rosa sono il risultato di un’azione e in quanto tali recano tracce sia die successi che degli insuccessi di quest‘ultima. Sono intesi come punti di origine di una nuova esperienza emotiva e visiva e sono guidati, secondo Gabriela Salgado, „dal caso e da un’istintiva fiducia nell’energia contenuta nei movimento del corpo e nell‘insuccesso“. Grazie a uno stile di marcatura che aggira l’impressione della costruzione Rosa immette tensione nei suoi dipinti evitando con gestualità pregnante ogni sensazione di ancoraggio o radicamento. I lavori di Rosa suggeriscono che qualche cosa ha inizio o sorge sulla tela – i suoi quadri creano superfici di energia, dalle quali possono scaturire diverse narrazioni e possibilità.
(testo: White Cube Gallery, Londra)

Esperta: Mag. Patricia Pálffy Mag. Patricia Pálffy
+43-1-515 60-386

patricia.palffy@dorotheum.at

10.06.2015 - 19:00

Stima:
EUR 40.000,- a EUR 60.000,-

Christian Rosa *


(Rio de Janeiro 1982 nato - vive e lavora a Vienna e Los Angeles)
“Desert”, sul telaio intitolato, firmato, datato Chris Rosa 2012, con dedica, olio su tela, 200 x 230 cm, su telaio, (PP)

Provenienza:
Europa, Collezione privata – acquistato direttamente dall’artista.

I dipinti parsimoniosi ed eloquenti di Christian Rosa producono lo stesso effetto della scrittura automatica, fissando visivamente sulla tela i movimenti compiuti dall’artista. Poiché egli lavora all’interno dei confini autotracciati dei gesti del suo stesso corpo, la pittura è per Rosa un procedimento di scoperta che contiene sia gli elementi costitutivi della narrazione pittorica che i metodi per la sua decostruzione. Il suo è un lavoro aperto e incoraggia l’osservatore a una più intensa contemplazione interiore e a diverse modalità di investigazione. Di primo acchito i dipinti di Rosa sembrano perseguire ideali e procedimenti eminentemente moderni, pur rinunciando a seguirne le regole. A dispetto di possibili risonanze visive dell’opera di Wassily Kandinsky e Cy Twombly il suo approccio rimane strettamente individuale. Elementi e forme in colori primari puri si librano sullo sfondo della tela grezza e rendono possibili nuove modalità comunicative tra segni diversi: sulla tela emergono linee, punti, quadrati e ghirigori, divenendo forme preliminari di un’ulteriore dialettica che allude all’inizio di una qualche figurazione. Con l’uso simultaneo di lacca spray dall’effetto vagamente vaporoso e della qualità grafica di matita e pennarello oleoso Rosa sfrutta le qualità intrinseche dei materiali e utilizza il magnetismo della loro struttura per suscitare nell‘osservatore soggettive reazioni emotive.
I dipinti di Rosa sono il risultato di un’azione e in quanto tali recano tracce sia die successi che degli insuccessi di quest‘ultima. Sono intesi come punti di origine di una nuova esperienza emotiva e visiva e sono guidati, secondo Gabriela Salgado, „dal caso e da un’istintiva fiducia nell’energia contenuta nei movimento del corpo e nell‘insuccesso“. Grazie a uno stile di marcatura che aggira l’impressione della costruzione Rosa immette tensione nei suoi dipinti evitando con gestualità pregnante ogni sensazione di ancoraggio o radicamento. I lavori di Rosa suggeriscono che qualche cosa ha inizio o sorge sulla tela – i suoi quadri creano superfici di energia, dalle quali possono scaturire diverse narrazioni e possibilità.
(testo: White Cube Gallery, Londra)

Esperta: Mag. Patricia Pálffy Mag. Patricia Pálffy
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patricia.palffy@dorotheum.at


Hotline dell'acquirente lun-ven: 10.00 - 17.00
kundendienst@dorotheum.at

+43 1 515 60 200
Asta: Arte contemporanea
Tipo d'asta: Asta in sala
Data: 10.06.2015 - 19:00
Luogo dell'asta: Vienna | Palais Dorotheum
Esposizione: 30.05. - 10.06.2015

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