Otto Muehl *
![Otto Muehl * - Arte contemporanea - parte 2 Otto Muehl * - Arte contemporanea - parte 2](/fileadmin/lot-images/38M141127/normal/otto-muehl-3255575.jpg)
(Grodnau 1925–2013 Moncarapacho, Portogallo)
Senza titolo, monogrammato, datato M 87, 28 VIII, olio su tela, 140 x 180 cm, con cornice, (K)
Provenienza:
Da una collezione austriaca
E perché mai l’Azionismo esiste proprio in Austria? Gli eventi azionistici hanno un forte effetto.
Si trasformano anche in vita. L’arte romantica, invece, è molto formale. Cézanne è così formale che la realtà svanisce. Lo stesso vale per Picasso. Lui parla di demolizione, ma non vi è alcuna demolizione della realtà, è semmai formale, l’oggetto viene sacrificato alla costruzione dell’immagine. Mentre l’austriaco è banale e ingenuo, non vuole rinunciare all’oggetto (ride), non vuole sacrificarlo. Mi ricordo che quando ero all’università scoprii Schiele. Le linee di Schiele sono come musica. Le sue linee sono inebrianti. Non si tratta tanto del corpo. Le curve in sé sono inebrianti, ed è ancor meglio se circondano un bel corpo di donna. Anche Klimt ha questa caratteristica, combinata con l’erotismo. Insomma, io non ne avevo idea. Quando cominciai all’Accademia, facevo praticamente ancora schizzi da bambino, tratti dalla fantasia. Dopo la guerra non si conoscevano neanche Van Gogh o Picasso, perché per i nazisti tutto questo in effetti era arte degenerata. E quando nel 1950 o 1952 vidi per la prima volta Schiele, queste linee mi hanno subito colpito. Le volevo copiare, ma non ci riuscivo. Il professor Boeckl diceva: quel che ha fatto Schiele è solo una quisquilia lineare – e Boeckl era un pittore. Era un buon pittore, ma in effetti piuttosto un pittore locale austriaco, non era un Egon Schiele. Aveva pressapoco la stessa età di Schiele. E poi feci la conoscenza di un ferrotranviere che aveva conosciuto Schiele e nel 1915/16 aveva comprato quadri da lui. Sono andato a fargli visita. Da un cassetto ha tirato fuori dei disegni di Schiele. E io non stavo in me dalla gioia. Credo che abbia lasciato i disegni all’Albertina per testamento. Mi sono dimenticato come si chiamava. Poi, più tardi, ho rifiutato Schiele perché sono venuto a conoscenza di Cézanne e Van Gogh e ho pensato che Schiele fosse troppo naturalistico. Mi indignavo persino per l’erotismo, come un piccolo borghese, trovandolo troppo perverso. Poi ho seguito la strada formale, perché dovevo recuperare, e solo ora, passando per la pittura francese, questa montagna, ritorno ai prati austriaci e ai pascoli montani (ride) e divento pastore di capre e di mucche.
Otto Muehl, Aus dem Gefängnis, 1991-1997, Ritter Verlag, 1997
Esperta: Mag. Elke Königseder
Mag. Elke Königseder
+43-1-515 60-358
elke.koenigseder@dorotheum.at
27.11.2014 - 14:00
- Prezzo realizzato: **
-
EUR 30.000,-
- Stima:
-
EUR 28.000,- a EUR 38.000,-
Otto Muehl *
(Grodnau 1925–2013 Moncarapacho, Portogallo)
Senza titolo, monogrammato, datato M 87, 28 VIII, olio su tela, 140 x 180 cm, con cornice, (K)
Provenienza:
Da una collezione austriaca
E perché mai l’Azionismo esiste proprio in Austria? Gli eventi azionistici hanno un forte effetto.
Si trasformano anche in vita. L’arte romantica, invece, è molto formale. Cézanne è così formale che la realtà svanisce. Lo stesso vale per Picasso. Lui parla di demolizione, ma non vi è alcuna demolizione della realtà, è semmai formale, l’oggetto viene sacrificato alla costruzione dell’immagine. Mentre l’austriaco è banale e ingenuo, non vuole rinunciare all’oggetto (ride), non vuole sacrificarlo. Mi ricordo che quando ero all’università scoprii Schiele. Le linee di Schiele sono come musica. Le sue linee sono inebrianti. Non si tratta tanto del corpo. Le curve in sé sono inebrianti, ed è ancor meglio se circondano un bel corpo di donna. Anche Klimt ha questa caratteristica, combinata con l’erotismo. Insomma, io non ne avevo idea. Quando cominciai all’Accademia, facevo praticamente ancora schizzi da bambino, tratti dalla fantasia. Dopo la guerra non si conoscevano neanche Van Gogh o Picasso, perché per i nazisti tutto questo in effetti era arte degenerata. E quando nel 1950 o 1952 vidi per la prima volta Schiele, queste linee mi hanno subito colpito. Le volevo copiare, ma non ci riuscivo. Il professor Boeckl diceva: quel che ha fatto Schiele è solo una quisquilia lineare – e Boeckl era un pittore. Era un buon pittore, ma in effetti piuttosto un pittore locale austriaco, non era un Egon Schiele. Aveva pressapoco la stessa età di Schiele. E poi feci la conoscenza di un ferrotranviere che aveva conosciuto Schiele e nel 1915/16 aveva comprato quadri da lui. Sono andato a fargli visita. Da un cassetto ha tirato fuori dei disegni di Schiele. E io non stavo in me dalla gioia. Credo che abbia lasciato i disegni all’Albertina per testamento. Mi sono dimenticato come si chiamava. Poi, più tardi, ho rifiutato Schiele perché sono venuto a conoscenza di Cézanne e Van Gogh e ho pensato che Schiele fosse troppo naturalistico. Mi indignavo persino per l’erotismo, come un piccolo borghese, trovandolo troppo perverso. Poi ho seguito la strada formale, perché dovevo recuperare, e solo ora, passando per la pittura francese, questa montagna, ritorno ai prati austriaci e ai pascoli montani (ride) e divento pastore di capre e di mucche.
Otto Muehl, Aus dem Gefängnis, 1991-1997, Ritter Verlag, 1997
Esperta: Mag. Elke Königseder
Mag. Elke Königseder
+43-1-515 60-358
elke.koenigseder@dorotheum.at
Hotline dell'acquirente
lun-ven: 10.00 - 17.00
kundendienst@dorotheum.at +43 1 515 60 200 |
Asta: | Arte contemporanea - parte 2 |
Tipo d'asta: | Asta in sala |
Data: | 27.11.2014 - 14:00 |
Luogo dell'asta: | Vienna | Palais Dorotheum |
Esposizione: | 15.11. - 27.11.2014 |
** Prezzo d’acquisto comprensivo dei diritti d’asta acquirente e IVA
Non è più possibile effettuare un ordine di acquisto su Internet. L'asta è in preparazione o è già stata eseguita.
Scopri i risultati dell'asta
- Sepp Dreissinger *
- Streitaxt, kombiniert mit Radschlosspistole,
- Stengelglas und Fußschale, in der Art von Otto Prutscher, Entwurf: um 1907, wohl Meyr's Neffe, Wien
- Brillant Anhänger zus. ca. 0,20 ct
- Repetierbüchse, Österr. Waffenfabriks-Gesellschaft Steyr, Mod.: Mannlicher Schönauer 1903 Stutzenausführung, Kal.: 8 x 56,