Helmut Middendorf *
(nato a Dirklage nel 1953, vive a Berlino)
“Woman in pink light”, intitolato sul verso, firmato, datato H. Middendorf 1981, resina sintetica colorata su mussola, 220 x 177 cm, con cornice
Provenienza:
Albert Baronian Gallery, Bruxelles (adesivo sul retro)
Esposizione:
Groningen, Helmut Middendorf, Groninger Museum, 1983, catalogo della mostra n. 45 con riprod.
L’universo figurativo di Middendorf mostra la realtà dei mondi immaginari delle discoteche e delle “notti elettriche” – dispiega quella vita della metropoli che si svolge sempre nelle ore notturne ed è illuminata da astri artificiali. [...] L’immagine in sé e per sé viene accettata in una sua ovvietà marcatamente aproblematica, nel suo impiego tradizionale. A venire sottolineata è la superficie, per cui nel caso di raffigurazioni prospettiche lo spettatore ha sempre l’impressione che le figure, le case e i ponti balzino dallo sfondo verso il primo piano. [...] Nel presente dipinto tutto si affolla verso lo spettatore o verso la luce, che in tutti i quadri di Middendorf svolge un ruolo centrale. Tutti i colori, come anche la realtà e la vita, esistono in senso estetico sempre grazie alla luce. Quest’ultima, anche nella sua natura artificiale in qualità di luce energetica, non si riferisce soltanto al sole, né solo al giorno, [...] bensì alla luce trascendentale, come le docce di luce nel presente dipinto. [...]
In modo particolare questa luce originaria si concentra in determinati luoghi in cui gli uomini si radunano e compiono i loro rituali. [...] I volti hanno perduto i loro tratti familiari, restando solo occhi, bocche rosse, accenni di nasi, teste nere e violenza raccolta nei corpi. [...]
Perché le danze nelle discoteche e negli spazi immaginari delle “notti rosse”, spronate da correnti libidinose e somatiche, rendono visibile un empireo che improvvisamente irrompe nel buio underground della nostra società. Restare fermi equivale a morire.
“Helmut Middendorf”, Galerie & Edition Buchmann, San Gallo, 1982, San Gallo, pp. 2-5. Dalla Collezione Schumacher Parte II
Esperta: Mag. Patricia Pálffy
Mag. Patricia Pálffy
+43-1-515 60-386
patricia.palffy@dorotheum.at
27.11.2014 - 14:00
- Stima:
-
EUR 15.000,- a EUR 25.000,-
Helmut Middendorf *
(nato a Dirklage nel 1953, vive a Berlino)
“Woman in pink light”, intitolato sul verso, firmato, datato H. Middendorf 1981, resina sintetica colorata su mussola, 220 x 177 cm, con cornice
Provenienza:
Albert Baronian Gallery, Bruxelles (adesivo sul retro)
Esposizione:
Groningen, Helmut Middendorf, Groninger Museum, 1983, catalogo della mostra n. 45 con riprod.
L’universo figurativo di Middendorf mostra la realtà dei mondi immaginari delle discoteche e delle “notti elettriche” – dispiega quella vita della metropoli che si svolge sempre nelle ore notturne ed è illuminata da astri artificiali. [...] L’immagine in sé e per sé viene accettata in una sua ovvietà marcatamente aproblematica, nel suo impiego tradizionale. A venire sottolineata è la superficie, per cui nel caso di raffigurazioni prospettiche lo spettatore ha sempre l’impressione che le figure, le case e i ponti balzino dallo sfondo verso il primo piano. [...] Nel presente dipinto tutto si affolla verso lo spettatore o verso la luce, che in tutti i quadri di Middendorf svolge un ruolo centrale. Tutti i colori, come anche la realtà e la vita, esistono in senso estetico sempre grazie alla luce. Quest’ultima, anche nella sua natura artificiale in qualità di luce energetica, non si riferisce soltanto al sole, né solo al giorno, [...] bensì alla luce trascendentale, come le docce di luce nel presente dipinto. [...]
In modo particolare questa luce originaria si concentra in determinati luoghi in cui gli uomini si radunano e compiono i loro rituali. [...] I volti hanno perduto i loro tratti familiari, restando solo occhi, bocche rosse, accenni di nasi, teste nere e violenza raccolta nei corpi. [...]
Perché le danze nelle discoteche e negli spazi immaginari delle “notti rosse”, spronate da correnti libidinose e somatiche, rendono visibile un empireo che improvvisamente irrompe nel buio underground della nostra società. Restare fermi equivale a morire.
“Helmut Middendorf”, Galerie & Edition Buchmann, San Gallo, 1982, San Gallo, pp. 2-5. Dalla Collezione Schumacher Parte II
Esperta: Mag. Patricia Pálffy
Mag. Patricia Pálffy
+43-1-515 60-386
patricia.palffy@dorotheum.at
Hotline dell'acquirente
lun-ven: 10.00 - 17.00
kundendienst@dorotheum.at +43 1 515 60 200 |
Asta: | Arte contemporanea - parte 2 |
Tipo d'asta: | Asta in sala |
Data: | 27.11.2014 - 14:00 |
Luogo dell'asta: | Vienna | Palais Dorotheum |
Esposizione: | 15.11. - 27.11.2014 |