(Vienna 1896– Klosterneuburg 1970)
“Beaulieu” (Côte d’Azur), firmato, datato Sergius Pauser 35, olio su tela, cm 60 x 73, in cornice, (K)

Al verso etichetta incollata sul telaio: timbro: Vereinigung bildender Künstler Wiener Secession (in caratteri scritti a macchina): Pauser Sergius “Beaulieu” invendibile, collezione privata.

Provenienza:
collezione privata, Vienna

...I successi dei primi anni Trenta non abbandonarono Pauser: al contrario, gli si aprirono continuamente nuove cerchie. Una breve retrospettiva ripredenrà la cronologia che avevamo momentaneamente abbandonato. Nel 1933 espone nuovamente al Carnegie Institute a Pittsburgh, in seguito a Boston e Philadelphia. Spedisce le sue opere anche alla Neue Sezession a Monaco di Baviera. Nel 1934 riceve la medaglia d’argento del Comune di Vienna ed è rappresentante alla Biennale di Venezia con i quadri “Mädchen mit Tulpen” e “Blumen in einer weißen Vase”. Nel 1935, in occasione della mostra internazionale al Carnegie Institute, riceve il quarto premio nella serie “Honorable Mention”. La scelta cade sul dipinto esposto “Österreichische Landschaft”, che è in realtà un motivo polacco di Skotschau, quadro possente e ricco di temperamento, che fa parte del gruppo dei migliori paesaggi mai dipinti da Pauser. Si affermò anche rispetto ai suoi colleghi austriaci L. H. Jungnickel, Ferdinand Kitt, Alfons Walde, Franz Wiegele, Ernst Huber e Oskar Laske, e fu tra i quattro europei che ricevettero un premio, fra i 365 candidati di tutto il mondo. Il primo premio andò allo spagnolo Hipólito Hidalgo de Caviedes, il secondo all’americano Charles Burchfield, il terzo allo svedese Henry E. Mattson, il premio Garden Club Preis a Maurice de Vlaminck. Le opere di tutti i premiati raffigurano un mondo naturalistico. Il dipinto premiato di Pauser fu venduto negli Stati Uniti. La mostra, visitata da 126. 000 persone, fu successivamente presentata al Kunstmuseum di Cleveland e quindi a Toledo, sempre nello stato dell’Ohio. La critica lodò il quadro di Pauser come uno dei più belli della mostra, ed affermò che il suo dipinto aveva una “musica di una certa dissonanza e fascino lirico”. In occasione di una mostra nel 1935, Pauser ricevette a Budapest la Grande Medaglia d’Onore d’oro della città: un paesaggio di Pauser fu acquistato dalla Galleria Nazionale. In Austria la Österreichische Staatsgalerie acquistò nel 1935 il quadro “Südfranzösischer Garten” (Veduta di Cap Ferrat), che già aveva suscitato attenzione in Germania. La città di Vienna acquistò un Ritratto femminile e la RAVAG (radio austriaca) gli conferì nel 1935 un premio. Nel 1936 Pauser è nuovamente rappresentato alla Biennale di Venezia ...
Rupert Feuchtmüller, Sergius Pauser, Edition Tusch, 1977.