(Modena 1894– Roma 1956)
Apparizione biologica, 1940, firmato Prampolini, affresco, gouache, olio, colore a smalto su pannello di legno, cm 66 x 50, in cornice, (PP)

A tergo due etichette dell’artista su cui è scritto: “Il concetto di metamorfosi presiede alla creazione di questo quadro.
In quest’opera viene evocato - in forme plastiche - il divenire della materia concepito attraverso entità biologiche e biochimiche. Il carattere politecnico di questo quadro risiede nell’impiego di più tecniche: affresco, gouache, olio, smalto”.

Provenienza:
Marlborough Galleria d’Arte, Roma (al verso etichetta della galleria con numero d’inventario RD 001),
Galleria Artecentro, Milano (al verso etichetta della galleria con numero d’inventario 9035),
Spazio Immagine Arte Contemporanea, Milano (al verso timbro della galleria )
collezione privata, Italia.

Mostre:
Roma, Quarta Quadriennale Nazionale d’Arte, 1943 (al verso etichetta);
Milano, Enrico Prampolini, opere scelte, Galleria Artecentro, 6 marzo – 2 aprile 1975 (al verso timbro, numero d’inventario 4568);
Modena, Continuità dell’avanguardia in Italia, Enrico Prampolini (1894–1956), Galleria Civica, gennaio – marzo 1978;
Milano, Secondo Futurismo e Aeropittura, Galleria Spazio Immagine, febbraio 1989.

“La metamorfosi è  l'idea che guida l'esecuzione di questo dipinto.  Le forme plastiche dell'opera ricordano la nascita della materia, intesa come entità biologica e biochimica. Il carattere politecnico di questo dipinto consiste nel ricorso ad una varietà di tecniche: l'affresco, la gouache, l'olio, lo smalto“.