Bernard Aubertin *
![Bernard Aubertin * - Arte contemporanea, parte 1 Bernard Aubertin * - Arte contemporanea, parte 1](/fileadmin/lot-images/38M140520/normal/bernard-aubertin-3775976.jpg)
(Fontenay aux Roses 1934 nato)
“Grand disque de feu tournant”, 1961–1971, sul retro intitolato, con iscrizione dell‘artista: “ ø 100 cm - Date de création: 1961/(oeuvre exposée à l’exposition des artistes/expulsés, de l’Îlot de la Bièvre, Paris13 è, et/intitulée: S. O. S. Glacière - 1962)/Cette oeuvre, perdue, a été reconstituée/en 1971.”, firmato, datato Bernaard Aubertin 71, fiammiferi, alluminio traforato, ø 100 cm, (PP)
traduzione dell‘iscrizione:
“ø 100 cm – realizzato nell‘anno: 1961 / (opera esposta alla mostra degli artisti/espulsi, ‘îlot de la Bièvre’, Parigi XIII, e intitolata: S.O.S. Glacière – 1962) / Opera andata perduta e rifatta / nel 1971.”
Certificazione fotografica:
Archivio Bernaard Aubertin, Brescia
Provenienza:
Galleria Massimo Minini, Brescia
Collezione privata, Europa
Bibliografia:
Dominique Stella (a cura di), Bernaard Aubertin, Shin Factory, riprod. pagine 107, 122, 123;
Massimo Minini, Quarantanni 1973–2013, a + mbookstore edizioni, Brescia 2013, pagina 385 con riprod.
Esposizioni:
Parigi, Retrospettiva, CNAC, marzo 1972
Brescia, Bernaard Aubertin, Galleria Massimo Minini, marzo 1974
Il chiodo (usato da Aubertin nei suoi famosi quadri di chiodi “Tableaux clous“ ), sembra naturalmente condurre al fiammifero acceso. Dopo la solidità dei chiodi Aubertin passa all‘effimero. Ancor prima di essere acceso il quadro di fuoco è già un’opera plastica. La base in legno è ricoperta da una tavola di alluminio parafuoco. Per fissare i fiammiferi la tavola è forata a intervalli fissi di 3 cm. Queste opere così come i quadri di chiodi producono un effetto vibrante, analogo a quelle della Optical Art. L’opera è data alle fiamme tramite i fiammiferi fissati alla base, le fiamme si propagano poi da fiammifero a fiammifero. In seguito Aubertin distinse il procedimento in tre fasi, introducendo così nell’opera una dimensione temporale: cortina di fuoco, incandescenza e calcinazione. Tutti i quadri di fuoco di Aubertin furono oggetto di performance pubbliche, eseguite principalmente in occasione dei suoi vernissage: “Grand disque de feu tournant“ fu realizzato nel 1961 e esposto a Parigi nel febbraio 1962 nell’ambito della mostra collettiva „S.O.S. Glacière“ organizzata per protestare contro l’annunciata demolizione di Glacière. L’opera andò perduta e fu rifatta da Aubertin nel 1971. Nel marzo 1972 essa fu riesposta al CNAC a Parigi e data alle fiamme, come si può vedere da una foto gentilmente messa a disposizione dall‘Archivio Aubertin.
Esperta: Mag. Patricia Pálffy
Mag. Patricia Pálffy
+43-1-515 60-386
patricia.palffy@dorotheum.at
20.05.2014 - 19:00
- Prezzo realizzato: **
-
EUR 44.220,-
- Stima:
-
EUR 35.000,- a EUR 50.000,-
Bernard Aubertin *
(Fontenay aux Roses 1934 nato)
“Grand disque de feu tournant”, 1961–1971, sul retro intitolato, con iscrizione dell‘artista: “ ø 100 cm - Date de création: 1961/(oeuvre exposée à l’exposition des artistes/expulsés, de l’Îlot de la Bièvre, Paris13 è, et/intitulée: S. O. S. Glacière - 1962)/Cette oeuvre, perdue, a été reconstituée/en 1971.”, firmato, datato Bernaard Aubertin 71, fiammiferi, alluminio traforato, ø 100 cm, (PP)
traduzione dell‘iscrizione:
“ø 100 cm – realizzato nell‘anno: 1961 / (opera esposta alla mostra degli artisti/espulsi, ‘îlot de la Bièvre’, Parigi XIII, e intitolata: S.O.S. Glacière – 1962) / Opera andata perduta e rifatta / nel 1971.”
Certificazione fotografica:
Archivio Bernaard Aubertin, Brescia
Provenienza:
Galleria Massimo Minini, Brescia
Collezione privata, Europa
Bibliografia:
Dominique Stella (a cura di), Bernaard Aubertin, Shin Factory, riprod. pagine 107, 122, 123;
Massimo Minini, Quarantanni 1973–2013, a + mbookstore edizioni, Brescia 2013, pagina 385 con riprod.
Esposizioni:
Parigi, Retrospettiva, CNAC, marzo 1972
Brescia, Bernaard Aubertin, Galleria Massimo Minini, marzo 1974
Il chiodo (usato da Aubertin nei suoi famosi quadri di chiodi “Tableaux clous“ ), sembra naturalmente condurre al fiammifero acceso. Dopo la solidità dei chiodi Aubertin passa all‘effimero. Ancor prima di essere acceso il quadro di fuoco è già un’opera plastica. La base in legno è ricoperta da una tavola di alluminio parafuoco. Per fissare i fiammiferi la tavola è forata a intervalli fissi di 3 cm. Queste opere così come i quadri di chiodi producono un effetto vibrante, analogo a quelle della Optical Art. L’opera è data alle fiamme tramite i fiammiferi fissati alla base, le fiamme si propagano poi da fiammifero a fiammifero. In seguito Aubertin distinse il procedimento in tre fasi, introducendo così nell’opera una dimensione temporale: cortina di fuoco, incandescenza e calcinazione. Tutti i quadri di fuoco di Aubertin furono oggetto di performance pubbliche, eseguite principalmente in occasione dei suoi vernissage: “Grand disque de feu tournant“ fu realizzato nel 1961 e esposto a Parigi nel febbraio 1962 nell’ambito della mostra collettiva „S.O.S. Glacière“ organizzata per protestare contro l’annunciata demolizione di Glacière. L’opera andò perduta e fu rifatta da Aubertin nel 1971. Nel marzo 1972 essa fu riesposta al CNAC a Parigi e data alle fiamme, come si può vedere da una foto gentilmente messa a disposizione dall‘Archivio Aubertin.
Esperta: Mag. Patricia Pálffy
Mag. Patricia Pálffy
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patricia.palffy@dorotheum.at
Hotline dell'acquirente
lun-ven: 10.00 - 17.00
kundendienst@dorotheum.at +43 1 515 60 200 |
Asta: | Arte contemporanea, parte 1 |
Tipo d'asta: | Asta in sala |
Data: | 20.05.2014 - 19:00 |
Luogo dell'asta: | Vienna | Palais Dorotheum |
Esposizione: | 10.05. - 20.05.2014 |
** Prezzo d’acquisto comprensivo dei diritti d’asta acquirente e IVA
Non è più possibile effettuare un ordine di acquisto su Internet. L'asta è in preparazione o è già stata eseguita.