(Brooklyn/New York 1927 nato)
Summer Trees, firmato, datato Alex Katz 07 (scalfito),
olio su cartone, 30,5 x 22,8 cm, con cornice, (PS)

Il tema del paesaggio, non in quanto paesaggio naturale ma come misura metaforica attraversa come un filo rosso tutta l’opera di Alex Katz.
“Faccio quasi ogni estate un paesaggio. Lavoro con l’idea di un paesaggio, con l’idea di dipingere un paesaggio del tutto privo di scenario. Mi occupa l’idea di trasformare in un quadro completo dei dettagli o dei ritagli di qualcosa e di vedere in qualche modo un paesaggio in maniera differente. Mi sono chiesto: Saresti capace di dipingere un quadro così vuoto e farlo tuttavia apparire come u paesaggio concreto?” (Alex Katz in Jerry Saltz: Alex Katz –Cool School, Flash art,
vol XXIV N. 159, 1991, p.106)
Katz utilizza l’osservazione della natura come un terreno privilegiato per riprodurre come una sorta di tonalità fondamentale diversi contesti e costellazioni della realtà vitale e accostarsi così a questioni sociali o politiche. Al pittore interessano le interpretazioni del contenuto dei quadri, ma esse non sono lo scopo della sua pittura:
“le parvenze esterne mutano ed è legittimo rappresentare un tema nuovo con uno stile nuovo. Il valore centrale del nuovo ( o visto in modo nuovo) tema e del nuovo stile assegnano l’opera a una specifica temporalità e rendono facile la sua interpretazione temporale.” Stagione, ora, temperatura e in certo modo addirittura il luogo si rendono visibili attraverso la luce, che dà agli alberi una certa colorazione. Al contempo lo stile come soluzione formale consente al pittore di condensare in essenza figurativa i modi dell’apparenza e all’osservatore la libertà di una lettura personale, nella quale possono avere un ruolo componenti psicologiche, sociali o politiche. (cfr. Margrit Brehm: Von Natur aus Kunst, in: Alex Katz, American Landscape, Baden Baden 1995, p.44 e seguenti)