(Vimercate/Monza 1935–2013)
Rosso, 1966, firmato e datato A. Bonalumi 66 sul verso, tela estroflessa e tempera vinilica, 150 x 120 x 12 cm

Certificazione fotografica:
Archivio Bonalumi, Milano, n. d’archivio 66–026

Provenienza:
Collezione privata europea (acquistato direttamente dall’artista)

Esposizioni:
Londra, Agostino Bonalumi. All the shapes of Space 1958–1976, Robilant+Voena, 4 ottobre - 15 novembre 2013, catalogo della mostra, n. 85 con riproduz.

Bibliografia:
F. Bonalumi, M. Meneguzzo, Agostino Bonalumi. Catalogo Ragionato, Skira, Milano 2015, vol. II, p. 384, n. 254 con riproduz.

“A metà degli anni Sessanta un'altra cruciale transizione ebbe luogo nell'opera di Bonalumi. L'estroflessione della tela che era stata creata con l'uso di imbottiture, a volte rese più complesse dal suggerimento di altre forme e proiezioni, si combinò con, ovvero fu sostituita da, centine circolari perpendicolari alla superficie della tela, le quali, in alcuni casi, facevano persino sporgere la forma dalla parete creando un oggetto scultoreo. Erano queste vere e proprie tele sagomate basate su una libera struttura modulare che creava nuovi ritmi e situava l'opera più enfaticamente nello spazio: non più l'articolazione plastica della superficie, bensì lo sviluppo e l'accentuazione del suo rapporto con lo spazio circostante. L'artista descrive l'impatto sensoriale della sua scelta e il suo effetto psicologico sull'osservatore.”
(F. Pola in Bonalumi. All the shapes of space 1958-1976, pp. 74-75)