(Erlbach, Vogtland, 1930–2013 Neuss, Renania Settentrionale-Vestfalia)
Senza titolo, 1964, firmato, datato sul verso Gotth. Graubner 1964 e con freccia direzionale, acrilico su tela su spugna e cartone su tela, 45 x 45 x 4 cm, con cornice

Provenienza:
Galerie Defet, Norimberga
Collezione privata, Germania

Si ringrazia il Lascito di Gotthard Graubner per la cortese assistenza.

“Le mie immagini costruiscono se stesse mano a mano che la luce cresce; scompaiono quando la luce si affievolisce. La loro fine e il loro principio sono interscambiabili. Esse non sono uno stato, bensì una transizione.
L’azione del colore è l’elemento chiave: l’attenzione si rivolge solo a una zona di colore per volta. La comunicazione di valori caldi e freddi genera tensione e reciprocità.
Il colore sembra diffondersi per lo spazio di sua spontanea volontà. La consistenza del colore ne determina il movimento, e il percorso lungo il quale il colore stesso si muove inconsciamente nel proprio viaggio. Talvolta rimane bloccato; lo spazio colorato si muove sulla scia degli accumuli di pigmento. La superficie respira.
Il pittore è responsabile di questa esistenza indipendente. L’esecuzione del processo pittorico è sotto il suo controllo, e viene di conseguenza elevata al rango di processo meditativo.”

Gotthard Graubner in occasione della mostra “Europäische Avantgarde”, tenutasi a Francoforte sul Meno nel 1963
Tratto da: Gotthard Graubner, Werke 1959-1969, 7 novembre – 7 dicembre 1969, Kunsthalle Düsseldorf