Max Bill
![Max Bill - Arte contemporanea - Part I Max Bill - Arte contemporanea - Part I](/fileadmin/lot-images/38M131127/normal/max-bill-4199162.jpg)
(Winterthur 1908–1994 Berlino) Vier Zonen (quattro zone), sul retro firmato, datato Max Bill 1962–63, olio su tela, 150 x 150 cm, con cornice, (PP)
Certificazione fotografica: Archivio Max Bill - Italia, Galleria Lorenzelli, Milano, 15-02-2013
Provenienza: Collezione Mondadori, Milano
Galleria Seno, Milano
Collezione privata, Europa.
Esposizioni: Zurigo, Gimpel & Hanover Galerie, Max Bill, Cat. della mostra, n. 27 (sul retro adesivo);
New York, Albright-Knox Art Gallery, 1965 (sul retro adesivo);
Norimberga, Biennale di Norimberga, 1968 (sul retro adesivo);
Düsseldorf, Kunstverein für die Rheinlande und Westfalen, Max Bill, 1968 (sul retro adesivo);
Hannover, Kestner-Gesellschaft 1968, Cat. n. 60 (sul retro adesivo);
Ginevra, Musée d’Art et d’Histoire, Max Bill, 1972 (sul retro adesivo)
Max Bill faceva parte assieme a Camille Graeser, Verena Loewensberg e Richard Paul Lohse del gruppo dei Zürcher Konkreten, i quali elaborarono soprattutto negli anni ’40 una direzione costruttiva per l’arte concreta in Svizzera.
L’elementarizzazione e la perfezione del fenomeno visibile, spesso sulla base di ordinamenti geometrici, possono definirsi i tratti fondamentali della sua intera opera. Egli stesso nomina fondamentalmente due principi in alternanza nella sua pittura: la ritmizzazione della superficie ermetica e la dinamizzazione della quiete. (Wilhelm Hack Museum, Ludwigshafen am Rhein).
Il numero quattro sta alla base della composizione dell’opera „Quattro zone”. Essa si compone della disposizione spaziale di quaranta quadrati. 4 „circoli di quadrati“ vanno rastremandosi verso l‘interno. I lati dei tre “circoli” esterni si compongono ognuno di 4 quadrati giustapposti, il più interno – il centro – è formato da 4 quadrati messi insieme. L’opera può anche essere vista come una grata, che divisa per quattro è composta da 4 grandi quadrati e dunque da quattro zone. Quello dei quadrati che si trova rispettivamente più vicino al centro consiste a sua volta di 4 quadrati– questo principio si ripete ancora nella rastremazione.
L’armoniosa articolazione delle superfici riceve impulso dinamico per effetto dei colori.
Esperta: Mag. Patricia Pálffy
Mag. Patricia Pálffy
+43-1-515 60-386
patricia.palffy@dorotheum.at
27.11.2013 - 18:00
- Stima:
-
EUR 70.000,- a EUR 100.000,-
Max Bill
(Winterthur 1908–1994 Berlino) Vier Zonen (quattro zone), sul retro firmato, datato Max Bill 1962–63, olio su tela, 150 x 150 cm, con cornice, (PP)
Certificazione fotografica: Archivio Max Bill - Italia, Galleria Lorenzelli, Milano, 15-02-2013
Provenienza: Collezione Mondadori, Milano
Galleria Seno, Milano
Collezione privata, Europa.
Esposizioni: Zurigo, Gimpel & Hanover Galerie, Max Bill, Cat. della mostra, n. 27 (sul retro adesivo);
New York, Albright-Knox Art Gallery, 1965 (sul retro adesivo);
Norimberga, Biennale di Norimberga, 1968 (sul retro adesivo);
Düsseldorf, Kunstverein für die Rheinlande und Westfalen, Max Bill, 1968 (sul retro adesivo);
Hannover, Kestner-Gesellschaft 1968, Cat. n. 60 (sul retro adesivo);
Ginevra, Musée d’Art et d’Histoire, Max Bill, 1972 (sul retro adesivo)
Max Bill faceva parte assieme a Camille Graeser, Verena Loewensberg e Richard Paul Lohse del gruppo dei Zürcher Konkreten, i quali elaborarono soprattutto negli anni ’40 una direzione costruttiva per l’arte concreta in Svizzera.
L’elementarizzazione e la perfezione del fenomeno visibile, spesso sulla base di ordinamenti geometrici, possono definirsi i tratti fondamentali della sua intera opera. Egli stesso nomina fondamentalmente due principi in alternanza nella sua pittura: la ritmizzazione della superficie ermetica e la dinamizzazione della quiete. (Wilhelm Hack Museum, Ludwigshafen am Rhein).
Il numero quattro sta alla base della composizione dell’opera „Quattro zone”. Essa si compone della disposizione spaziale di quaranta quadrati. 4 „circoli di quadrati“ vanno rastremandosi verso l‘interno. I lati dei tre “circoli” esterni si compongono ognuno di 4 quadrati giustapposti, il più interno – il centro – è formato da 4 quadrati messi insieme. L’opera può anche essere vista come una grata, che divisa per quattro è composta da 4 grandi quadrati e dunque da quattro zone. Quello dei quadrati che si trova rispettivamente più vicino al centro consiste a sua volta di 4 quadrati– questo principio si ripete ancora nella rastremazione.
L’armoniosa articolazione delle superfici riceve impulso dinamico per effetto dei colori.
Esperta: Mag. Patricia Pálffy
Mag. Patricia Pálffy
+43-1-515 60-386
patricia.palffy@dorotheum.at
Hotline dell'acquirente
lun-ven: 10.00 - 17.00
kundendienst@dorotheum.at +43 1 515 60 200 |
Asta: | Arte contemporanea - Part I |
Tipo d'asta: | Asta in sala |
Data: | 27.11.2013 - 18:00 |
Luogo dell'asta: | Vienna | Palais Dorotheum |
Esposizione: | 16.11. - 27.11.2013 |