Lotto No. 851


Orazio Samacchini


Orazio Samacchini - Dipinti antichi

(Bologna 1532–1577)
Le nozze mistiche di Santa Caterina di Alessandria con San Giovannino e San Giuseppe,
olio su tela, 115 x 98 cm, con cornice

Provenienza:
Collezione privata inglese

In seguito a una recente analisi dell’originale, Nicholas Turner ha riconfermato la tradizionale attribuzione a Orazio Samacchini. Questa opinione è condivisa da Emilio Negro e Nicosetta Roio in modo indipendente l’uno dall’altra. Oltre a generali indicazioni stilistiche, in questo dipinto si trovano molti motivi che ricorrono anche in altre opere del maestro. La capigliatura sontuosamente intrecciata e la corona di Santa Caterina compaiono ad esempio in molte altre opere dell’artista (si veda ad esempio il dipinto messo all’asta presso Porro, Milano, il 13 novembre 2008 come lotto 224), e assolutamente tipica è anche la caratterizzazione di San Giovanni Battista. Inoltre la Madonna, accuratamente eseguita, corrisponde per atteggiamento, espressione e tratti del viso a una tipologia frequentemente utilizzata da Samacchini.
Sebbene Samacchini fosse allievo di Pellegrino Tibaldi, nella sua prima produzione si riflette soprattutto il classicismo di Raffaello interpretato dal Bagnacavallo, dal manierismo di Innocenzo da Imola e da Prospero Fontana. Sono la semplicità formale, i colori chiari e la purezza lineare a determinare opere come le Nozze della Vergine (ca. 1555–1560; Bologna, San Giuseppe). Il presente dipinto è stato datato al periodo successivo al ritorno dell’artista da Roma, in cui lo stile e gli elementi tipologici di Fontana si coniugano con una cromia estremamente raffinata, che ricorda la pittura dei Paesi Bassi meridionali del primo Cinquecento. Si manifesta inoltre l’influsso stilistico del suo amico stretto Lorenzo Sabattini. Nel 1563 Samacchini aveva partecipato alla decorazione del Belvedere e della Sala Regia in Vaticano. Questa esperienza romana sfociò in opere contraddistinte da ambiziose soluzioni compositive e spaziali in combinazione con figure vivaci e efficacemente descritte. Certi aspetti della Scuola di Parma sono rintracciabili fino al 1569, ad esempio nella Trasfigurazione di Cristo (Bologna, Corpus Domini), in cui è percepibile anche l’influsso del Parmigianino.

Esperto: Dr. Alexander Strasoldo Dr. Alexander Strasoldo
+43-1-515 60-556

old.masters@dorotheum.com

15.10.2013 - 18:00

Stima:
EUR 12.000,- a EUR 15.000,-

Orazio Samacchini


(Bologna 1532–1577)
Le nozze mistiche di Santa Caterina di Alessandria con San Giovannino e San Giuseppe,
olio su tela, 115 x 98 cm, con cornice

Provenienza:
Collezione privata inglese

In seguito a una recente analisi dell’originale, Nicholas Turner ha riconfermato la tradizionale attribuzione a Orazio Samacchini. Questa opinione è condivisa da Emilio Negro e Nicosetta Roio in modo indipendente l’uno dall’altra. Oltre a generali indicazioni stilistiche, in questo dipinto si trovano molti motivi che ricorrono anche in altre opere del maestro. La capigliatura sontuosamente intrecciata e la corona di Santa Caterina compaiono ad esempio in molte altre opere dell’artista (si veda ad esempio il dipinto messo all’asta presso Porro, Milano, il 13 novembre 2008 come lotto 224), e assolutamente tipica è anche la caratterizzazione di San Giovanni Battista. Inoltre la Madonna, accuratamente eseguita, corrisponde per atteggiamento, espressione e tratti del viso a una tipologia frequentemente utilizzata da Samacchini.
Sebbene Samacchini fosse allievo di Pellegrino Tibaldi, nella sua prima produzione si riflette soprattutto il classicismo di Raffaello interpretato dal Bagnacavallo, dal manierismo di Innocenzo da Imola e da Prospero Fontana. Sono la semplicità formale, i colori chiari e la purezza lineare a determinare opere come le Nozze della Vergine (ca. 1555–1560; Bologna, San Giuseppe). Il presente dipinto è stato datato al periodo successivo al ritorno dell’artista da Roma, in cui lo stile e gli elementi tipologici di Fontana si coniugano con una cromia estremamente raffinata, che ricorda la pittura dei Paesi Bassi meridionali del primo Cinquecento. Si manifesta inoltre l’influsso stilistico del suo amico stretto Lorenzo Sabattini. Nel 1563 Samacchini aveva partecipato alla decorazione del Belvedere e della Sala Regia in Vaticano. Questa esperienza romana sfociò in opere contraddistinte da ambiziose soluzioni compositive e spaziali in combinazione con figure vivaci e efficacemente descritte. Certi aspetti della Scuola di Parma sono rintracciabili fino al 1569, ad esempio nella Trasfigurazione di Cristo (Bologna, Corpus Domini), in cui è percepibile anche l’influsso del Parmigianino.

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+43 1 515 60 403
Asta: Dipinti antichi
Tipo d'asta: Asta in sala
Data: 15.10.2013 - 18:00
Luogo dell'asta: Vienna | Palais Dorotheum
Esposizione: 05.10. - 15.10.2013

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