(attivo a Parigi alla metà del XVII secolo)
Natura morta con una pesca e prugne,
olio su tela, 31,3 x 36,3 cm, con cornice

Ringraziamo il dott. Alberto Cottino che ha identificato il presente dipinto come opera autografa di Liégeois. E’ disponibile una circostanziata perizia.

Questa piccola ed intima natura morta fu in passato già diversamente attribuita ad un artista francese influenzato da Willem van Aelst. Sono stati ad esempio proposti come possibile autore sia Pierre Dupuis che il pressoché sconosciuto Jean Garnier. Un’assai simile natura morta di analoghe dimensioni e firmata da Garnier fu venduta da Freemans, Philadelphia, il 7 ottobre 2011 e si è trovata successivamente presso Bob Haboldt. Alberto Cottino ha potuto confermare il presente dipinto come opera di Liegéois, un nome proposto anche da altri storici dell’arte. Come Cottino argomenta nella sua circostanziata perizia, Liégois fece la conoscenza di Willem van Aelst, come molti suoi contemporanei, durante un soggiorno parigino nel 1649-1650. Aelst non soltanto influenzò un’intera generazione di pittori francesi di nature morte, bensì collaborò anche più volte con essi, come nel caso della Natura morta con prugne e pesche che realizzò assieme a Piccart (Amsterdam, bottega d’arte Roelofsz, 1996). Liégeois apparteneva al grande gruppo di artisti protestanti che si erano insediati a Saint German des Prés, ed aveva evidente familiarità con l’opera di Louise Moillon, Jacques Linard e Lubin Baugin. La sua tecnica rivela una formazione fiamminga, mentre il sobrio realismo che caratterizza anche la presente opera possiede un chiaro carattere francese. Diversamente da molti contemporanei, egli non disponeva i frutti in maniera decorativa nelle sue nature morte, bensì come fossero osservati in modo casuale e naturale. Opere assai simili si trovano a Besançon, Musée des Beaux Arts, e a Digione, Musée Beaux Arts.