Jakob Philipp Hackert
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(Prenzlau 1737– 1807 Firenze) Il porto di Livorno con il salvataggio dei naufraghi in in primo piano e una nave da battaglia della flotta imperiale russa guidata dall'ammiraglio conte Orlov sullo sfondo, firmato e datato in basso a destra: J. P. Hackert. f. vue du Port de Livorno 177.?, olio su tavola, cm 27 x 41, con cornice Provenienza: collezione privata europea. Ringraziamo la dottoressa Claudia Nordhoff, Roma, per aver confermato l'autografia (comunicazione orale). Per una variante più grande di questa veduta, con altre figure accessorie, cfr. C. Nordhoff e H. Reimer, Jakob Philipp Hackert, Berlino 1994, vol. I, pag. 136, tav. 61, vol. II, pag. 56, cat. n. 135. nel corso di un recente intervento di restauro si è riusciti ad identificare nella nave da battaglia che salpa sullo sfondo, grazie all'imbandieramento, una fregata russa. Nel 1771, un anno dopo la sua vittoria contro i Turchi nella battaglia navale di Chesme, l'ammiraglio Orlov soggiornò a Livorno insieme alla sua flotta. La zarina Caterina e Orlov volevano che quella vittoria trionfale sull'impero ottomano fosse immortalata a fini di propaganda, e commissionarono ad Hackert una scena della battaglia ed altre vedute della flotta e del porto di Livorno. Questo grande incarico rappresentò una pietra miliare nella carriera di Hackert e creò la sua fama internazionale. Hackert pose come condizione di potersi recare a Livorno per poter studiare con la maggiore precisione possibile i dettagli osservando la flotta lì ancorata. Poiché non aveva ancora mai visto esplodere una nave, una fregata fu caricata di polvere da sparo e fatta saltare in aria nelle acque di Livorno. A quanto pare Hackert non riuscì a svolgere da solo tutti gli incarichi di Orlov. J. H. W. Tischbein scrisse: “Quando Philipp Hackert era tanto indaffarato per l'ammiraglio Orlov e dipinse fra l'altro il porto di Livorno, si fece aiutare da Wutki (Michael Wuttky) che sapeva ben dipingere le figure ..” (citato da Nordhoff, vol. II, pag. 29). Il dipinto in esame è con grande probabilità frutto della commissione di Orlov. Allora la versione più grande di questa composizione, con le figure accessorie diverse, già al castello di Pavlovsk, sarebbe una variante successiva. Altre varianti sono state battute all'asta nel 1979 da Lempertz, Colonia, o si trovavano fino al 2005 nella collezione Schäfer, Schweinfurt. Johann Philipp Hackert iniziò la carriera artistica nella bottega del padre Philipp Hackert. A partire dal 1758 frequentò l'Accademia di Berlino, dove per la prima volta attirò l'attenzione con due vedute nel 1761. Il barone Olthoff fu mecenate di Hackert e lo invitò a Rügen dove eseguì pitture murali nel podere di Boldevitz. Dal 1765 al 1768 Hackert soggiornò a Parigi. Lì subì l'ascendente del paesaggista e pittore di marine Claude Joseph Vernet e dell'incisore Johann Georg Wille. Nel 1768 Hackert si recò in Italia,e a Roma e Napoli entrò in contatto con il mecenate Johann Friedrich Reiffenstein e Sir William Hamilton. Ben presto si consolidò la sua fama di insigne paesaggista. Nel 1768 divenne pittore di corte di re Ferdinando IV di Napoli. Quello stesso anno s'incontrò con Johann Wolfgang von Goethe che lo apprezzava e prese da lui lezioni di disegno. Dopo la morte di Hackert Goethe scrisse uno schizzo biografico su di lui. Hackert fu il maggiore paesaggista del classicismo e la sua fama si estese a tutta l'Europa.
foto aggiuntive
Esperto: Dr. Alexander Strasoldo
Dr. Alexander Strasoldo
+43-1-515 60-556
old.masters@dorotheum.com
15.10.2013 - 18:00
- Stima:
-
EUR 25.000,- a EUR 30.000,-
Jakob Philipp Hackert
(Prenzlau 1737– 1807 Firenze) Il porto di Livorno con il salvataggio dei naufraghi in in primo piano e una nave da battaglia della flotta imperiale russa guidata dall'ammiraglio conte Orlov sullo sfondo, firmato e datato in basso a destra: J. P. Hackert. f. vue du Port de Livorno 177.?, olio su tavola, cm 27 x 41, con cornice Provenienza: collezione privata europea. Ringraziamo la dottoressa Claudia Nordhoff, Roma, per aver confermato l'autografia (comunicazione orale). Per una variante più grande di questa veduta, con altre figure accessorie, cfr. C. Nordhoff e H. Reimer, Jakob Philipp Hackert, Berlino 1994, vol. I, pag. 136, tav. 61, vol. II, pag. 56, cat. n. 135. nel corso di un recente intervento di restauro si è riusciti ad identificare nella nave da battaglia che salpa sullo sfondo, grazie all'imbandieramento, una fregata russa. Nel 1771, un anno dopo la sua vittoria contro i Turchi nella battaglia navale di Chesme, l'ammiraglio Orlov soggiornò a Livorno insieme alla sua flotta. La zarina Caterina e Orlov volevano che quella vittoria trionfale sull'impero ottomano fosse immortalata a fini di propaganda, e commissionarono ad Hackert una scena della battaglia ed altre vedute della flotta e del porto di Livorno. Questo grande incarico rappresentò una pietra miliare nella carriera di Hackert e creò la sua fama internazionale. Hackert pose come condizione di potersi recare a Livorno per poter studiare con la maggiore precisione possibile i dettagli osservando la flotta lì ancorata. Poiché non aveva ancora mai visto esplodere una nave, una fregata fu caricata di polvere da sparo e fatta saltare in aria nelle acque di Livorno. A quanto pare Hackert non riuscì a svolgere da solo tutti gli incarichi di Orlov. J. H. W. Tischbein scrisse: “Quando Philipp Hackert era tanto indaffarato per l'ammiraglio Orlov e dipinse fra l'altro il porto di Livorno, si fece aiutare da Wutki (Michael Wuttky) che sapeva ben dipingere le figure ..” (citato da Nordhoff, vol. II, pag. 29). Il dipinto in esame è con grande probabilità frutto della commissione di Orlov. Allora la versione più grande di questa composizione, con le figure accessorie diverse, già al castello di Pavlovsk, sarebbe una variante successiva. Altre varianti sono state battute all'asta nel 1979 da Lempertz, Colonia, o si trovavano fino al 2005 nella collezione Schäfer, Schweinfurt. Johann Philipp Hackert iniziò la carriera artistica nella bottega del padre Philipp Hackert. A partire dal 1758 frequentò l'Accademia di Berlino, dove per la prima volta attirò l'attenzione con due vedute nel 1761. Il barone Olthoff fu mecenate di Hackert e lo invitò a Rügen dove eseguì pitture murali nel podere di Boldevitz. Dal 1765 al 1768 Hackert soggiornò a Parigi. Lì subì l'ascendente del paesaggista e pittore di marine Claude Joseph Vernet e dell'incisore Johann Georg Wille. Nel 1768 Hackert si recò in Italia,e a Roma e Napoli entrò in contatto con il mecenate Johann Friedrich Reiffenstein e Sir William Hamilton. Ben presto si consolidò la sua fama di insigne paesaggista. Nel 1768 divenne pittore di corte di re Ferdinando IV di Napoli. Quello stesso anno s'incontrò con Johann Wolfgang von Goethe che lo apprezzava e prese da lui lezioni di disegno. Dopo la morte di Hackert Goethe scrisse uno schizzo biografico su di lui. Hackert fu il maggiore paesaggista del classicismo e la sua fama si estese a tutta l'Europa.
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Asta: | Dipinti antichi |
Tipo d'asta: | Asta in sala |
Data: | 15.10.2013 - 18:00 |
Luogo dell'asta: | Vienna | Palais Dorotheum |
Esposizione: | 05.10. - 15.10.2013 |