Lotto No. 599


Rutilio Manetti


Rutilio Manetti - Dipinti antichi

(Siena 1571–1639)
Giobbe e sua moglie,
monogrammato sulla destra della brocca : RM,
olio su tela, cm 142 x 99,5 cm, con cornice

Provenienza:
collezione privata europea.

Bibliografia:
M. Ciampolini, Pittori senesi del Seicento, Siena 2010, vol. 1, pag. 310 (come bottega di Rutilio Manetti).

Siamo grati al professor Sergio Benedetti che ha confermato l'attribuzione del dipinto in esame in base ad una fotografia digitale.

Secondo Benedetti il dipinto in esame è databile al tardo Manetti, intorno al 1630. Possibili raffronti stilistici sono tutta una serie di quadri eseguiti dall'artista fra la fine degli anni Venti e gli inizi degli anni Trenta del Seicento, ad esempio Lot e le figlie nella Galleria Nazionale d’Arte Antica a Roma e una composizione dello stesso soggetto nel Museo de Bellas Artes di Valencia (vedi Rutilio Manetti, catalogo della mostra, a cura di A. Bagnoli, Firenze 1978, pp. 113/14, n. 46/47, tav. ).

Rutilio Manetti si formò a Siena con Francesco Vanni e Ventura Salimbeni; i suoi primi dipinti mostrano la forte influenza dell'arte del tardo manierismo dei suoi maestri. Benché non sia dimostrato che l'artista abbia soggiornato a Roma, si suppone in generale che egli vi abbia abitato fra il 1616 ed il 1621 tanto più che nella sua opera dei primi anni Venti si avverte nettamente l'ascendente della pittura romana e bolognese. In particolare si riconoscono i riferimenti a Guercino e Caravaggio e ai caravaggisti del secondo decennio del Seicento attivi a Roma.

15.10.2013 - 18:00

Stima:
EUR 40.000,- a EUR 60.000,-

Rutilio Manetti


(Siena 1571–1639)
Giobbe e sua moglie,
monogrammato sulla destra della brocca : RM,
olio su tela, cm 142 x 99,5 cm, con cornice

Provenienza:
collezione privata europea.

Bibliografia:
M. Ciampolini, Pittori senesi del Seicento, Siena 2010, vol. 1, pag. 310 (come bottega di Rutilio Manetti).

Siamo grati al professor Sergio Benedetti che ha confermato l'attribuzione del dipinto in esame in base ad una fotografia digitale.

Secondo Benedetti il dipinto in esame è databile al tardo Manetti, intorno al 1630. Possibili raffronti stilistici sono tutta una serie di quadri eseguiti dall'artista fra la fine degli anni Venti e gli inizi degli anni Trenta del Seicento, ad esempio Lot e le figlie nella Galleria Nazionale d’Arte Antica a Roma e una composizione dello stesso soggetto nel Museo de Bellas Artes di Valencia (vedi Rutilio Manetti, catalogo della mostra, a cura di A. Bagnoli, Firenze 1978, pp. 113/14, n. 46/47, tav. ).

Rutilio Manetti si formò a Siena con Francesco Vanni e Ventura Salimbeni; i suoi primi dipinti mostrano la forte influenza dell'arte del tardo manierismo dei suoi maestri. Benché non sia dimostrato che l'artista abbia soggiornato a Roma, si suppone in generale che egli vi abbia abitato fra il 1616 ed il 1621 tanto più che nella sua opera dei primi anni Venti si avverte nettamente l'ascendente della pittura romana e bolognese. In particolare si riconoscono i riferimenti a Guercino e Caravaggio e ai caravaggisti del secondo decennio del Seicento attivi a Roma.


Hotline dell'acquirente lun-ven: 10.00 - 17.00
old.masters@dorotheum.at

+43 1 515 60 403
Asta: Dipinti antichi
Tipo d'asta: Asta in sala
Data: 15.10.2013 - 18:00
Luogo dell'asta: Vienna | Palais Dorotheum
Esposizione: 05.10. - 15.10.2013