Lotto No. 542 #


Johann Heiss


Johann Heiss - Dipinti antichi

(Memmingen 1640– 1704 Augusta ) Allegoria del buon governo, monogrammato e datato in basso a destra : JH 17..,olio su tela, cm 104 x 110, con cornice Ringraziamo il dottor Peter Königfeld, che ha confermato l'attribuzione del dipinto come opera autografa ad Heiss. Lo inserirà nel suo catalogo delle opere dell'artista, attualmente in preparazione. Scrive il dottor Königfeld : “Grazie alla firma e alle caratteristiche stilistiche, il dipinto può esser chiaramente riconosciuto come opera del pittore. L'intera composizione (con il proscenio ristretto, su cui la scena si allarga omogenea sul pavimento di legno, con un 'palcoscenico in rilievo' non accessibile collocato sullo sfondo a mo' di trompe-l’oeil) e la tipologia delle figure (personaggi composti, che non sono intesi come la raffigurazione di tratti individuali ma che sono elementi del progetto totale) non danno adito ad alcun dubbio sul fatto che l' Allegoria del buon governo sia opera di Johann Heiss. E' tipico della sua metodologia economica di lavoro il fatto di replicare letteralmente nelle sue composizioni determinate figure e gruppi di figure, e alcuni dettagli. Il suo interesse era rivolto anche, come nel caso in esame, allo sviluppo di soluzioni formali per soggetti iconografici insoliti, che derivava in linea di massima da un suo repertorio, presumibilmente contenuto in un libro di esempi. Per la triade formata dalle donne in trono e dal sovrano, risulterebbero di conseguenza connessioni con Minerva, dea delle arti, con l'immediato rimando al modello del 'gruppo Cesi'. Corrispondenze per i personaggi seduti in primo piano e sempre per il sovrano si trovano nella Sala dei nudi con modello maschile (tav. 1) e infine, per il tavolo coperto da un tappeto, nei Giocatori di carte. Nonostante queste dipendenze formali, con la sua Allegoria del buon governo Heiss ha creato una composizione interamente autonoma e innovativa, che rivela il suo fascino anche quando non se ne conosce il messaggio. La qualità pittorica di quest'opera, che si può osservare anche nei dettagli, gli incarnati e la tavolozza delicata, nelle tonalità del marrone, dell'ocra, dal bluastro , del verde, del rosso e del rosa depongono a favore dell'autografia del quadro. Il dipinto può essere considerato un'importante integrazione del catalogo delle opere note di Johann Heiss, caratterizzato fra l'altro da soggetti fuori dal comune, ambiziosi dal punto di vista intellettuale, eseguiti presumibilmente come lavori su commissione. Il soggetto in esame è una sorta di enigma pittorico dei cui complessi livelli semantici sicuramente una cerchi ha di acquirenti colti avrebbe potuto discutere a lungo e volentieri. L'Allegoria del buon governo, stando alla data che si è conservata integralmente, fu eseguita nella fase tarda di Heiss, non lontano da Antonio e Cleopatra (Städtische Sammlung Biberach an der Riss, dat. 1700, cat. n. C4), Diana e Atteone (Zweckverband OEW, Ravensburg, dat. 1701, cat. n. A 12) e Didone ed Enea nel tempio (mercato dell'arte, dat. 1702, cat. n. A 23). Il dipinto è stato aggiunto con cat. n. B 73 al catalogo delle opere di Johann Heiss.”

foto aggiuntive

Esperto: Dr. Alexander Strasoldo Dr. Alexander Strasoldo
+43-1-515 60-556

alexander.strasoldo@dorotheum.at

15.10.2013 - 18:00

Stima:
EUR 20.000,- a EUR 30.000,-

Johann Heiss


(Memmingen 1640– 1704 Augusta ) Allegoria del buon governo, monogrammato e datato in basso a destra : JH 17..,olio su tela, cm 104 x 110, con cornice Ringraziamo il dottor Peter Königfeld, che ha confermato l'attribuzione del dipinto come opera autografa ad Heiss. Lo inserirà nel suo catalogo delle opere dell'artista, attualmente in preparazione. Scrive il dottor Königfeld : “Grazie alla firma e alle caratteristiche stilistiche, il dipinto può esser chiaramente riconosciuto come opera del pittore. L'intera composizione (con il proscenio ristretto, su cui la scena si allarga omogenea sul pavimento di legno, con un 'palcoscenico in rilievo' non accessibile collocato sullo sfondo a mo' di trompe-l’oeil) e la tipologia delle figure (personaggi composti, che non sono intesi come la raffigurazione di tratti individuali ma che sono elementi del progetto totale) non danno adito ad alcun dubbio sul fatto che l' Allegoria del buon governo sia opera di Johann Heiss. E' tipico della sua metodologia economica di lavoro il fatto di replicare letteralmente nelle sue composizioni determinate figure e gruppi di figure, e alcuni dettagli. Il suo interesse era rivolto anche, come nel caso in esame, allo sviluppo di soluzioni formali per soggetti iconografici insoliti, che derivava in linea di massima da un suo repertorio, presumibilmente contenuto in un libro di esempi. Per la triade formata dalle donne in trono e dal sovrano, risulterebbero di conseguenza connessioni con Minerva, dea delle arti, con l'immediato rimando al modello del 'gruppo Cesi'. Corrispondenze per i personaggi seduti in primo piano e sempre per il sovrano si trovano nella Sala dei nudi con modello maschile (tav. 1) e infine, per il tavolo coperto da un tappeto, nei Giocatori di carte. Nonostante queste dipendenze formali, con la sua Allegoria del buon governo Heiss ha creato una composizione interamente autonoma e innovativa, che rivela il suo fascino anche quando non se ne conosce il messaggio. La qualità pittorica di quest'opera, che si può osservare anche nei dettagli, gli incarnati e la tavolozza delicata, nelle tonalità del marrone, dell'ocra, dal bluastro , del verde, del rosso e del rosa depongono a favore dell'autografia del quadro. Il dipinto può essere considerato un'importante integrazione del catalogo delle opere note di Johann Heiss, caratterizzato fra l'altro da soggetti fuori dal comune, ambiziosi dal punto di vista intellettuale, eseguiti presumibilmente come lavori su commissione. Il soggetto in esame è una sorta di enigma pittorico dei cui complessi livelli semantici sicuramente una cerchi ha di acquirenti colti avrebbe potuto discutere a lungo e volentieri. L'Allegoria del buon governo, stando alla data che si è conservata integralmente, fu eseguita nella fase tarda di Heiss, non lontano da Antonio e Cleopatra (Städtische Sammlung Biberach an der Riss, dat. 1700, cat. n. C4), Diana e Atteone (Zweckverband OEW, Ravensburg, dat. 1701, cat. n. A 12) e Didone ed Enea nel tempio (mercato dell'arte, dat. 1702, cat. n. A 23). Il dipinto è stato aggiunto con cat. n. B 73 al catalogo delle opere di Johann Heiss.”

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Asta: Dipinti antichi
Tipo d'asta: Asta in sala
Data: 15.10.2013 - 18:00
Luogo dell'asta: Vienna | Palais Dorotheum
Esposizione: 05.10. - 15.10.2013

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