Lotto No. 523


Alessandro Allori


Alessandro Allori - Dipinti antichi

(Firenze 1535–1607)
Ritratto a mezza figura di un giovane,
olio su tavola, cm 63,5 x 49, cornice a cassetta nera e dorata,

a tergo della cornice figura un'etichetta ottocentesca recante l'iscrizione “Eredita Ugolini”.

Provenienza: Siena, Marchesi Ugolini (IX secolo);
Osnabrück (Sassonia meridionale), collezione Spengler (1926);
Hannover, collezione privata.

Siamo grati al professor Filippo Todini che ha confermato la paternità di Allori dopo aver esaminato l'originale (comunicazione scritta).

Il giovane dell'alta società indossa un abito elegante ornato di pizzo al collo e alle maniche. Ritratto in profilo di tre quarti, egli si rivolge verso un interlocutore invisibile con un gesto vivace e il braccio destro teso. Il ritratto in oggetto, finora inedito, proveniente da una collezione privata tedesca, fu eseguito intorno al 1560 e rappresenta un'importante testimonianza dell'attività giovanile di Alessandro Allori, che fu fortemente influenzato dagli stretti contatti con il Bronzino, suo padre elettivo e maestro. La struttura del quadro, la resa plastica, il disegno netto e forte dei contorni e il gesto deciso della mano rimandano immediatamente al Bronzino, mentre è tipica del giovane Allori la tendenza ad un maggiore effetto pittorico, riscontrabile in alcuni brani, soprattutto sull'abito, nelle tonalità pastose del bianco della gorgiera e delle maniche e nei valori chiaroscurali del volto. Celebrato sin dall'inizio della sua attività creativa per il suo talento nel campo della ritrattistica, (“Infiniti sono i ritratti dipinti da Alessandro Allori per principi, signori e gentiluomini”, R.Borghini, Il Riposo, Firenze 1584, p. 510), talvolta fu persino scambiato per il Bronzino e godette di grande prestigio alla corte medicea. Col passar del tempo l'artista andò creandosi a vista d'occhio una formula pittorica individuale che ebbe enorme fortuna critica a Firenze per vari decenni. Il sapiente disegno si unisce in lui alla resa naturalistica dell'incarnato e ad una definizione minuziosa dei dettagli.

Il dipinto in esame presenta un'assoluta concordanza stilistica con opere del periodo giovanile di Allori, fra cui l'Autoritratto (ca. 1556) degli Uffizi (Inv. 1890, n. 1689), i ritratti lodati dal Vasari (G. Vasari, Le Vite, 1568, a cura di G. Milanesi, vol. VII, Firenze 1881, pag. 607) nell'affresco della predica di Gesù nel tempio nella Cappella Montalto (ca. 1560-64) nella chiesa della Santissima Annunziata a Firenze (cfr. S. Lucchini Giovannoni, Alessandro Allori, Torino 1991, pag. 218 e sgg.), il giovane ritratto nell'atto di scrivere una lettera al Museum of Fine Arts di Boston (n. 29.786), che Berenson aveva attribuito al Bronzino, (B. Berenson, Italian Pictures of the Renaissance. Fiorentine School, Londra 1963, vol. I, pag. 41), e l'elegante ritratto di un giovane nobiluomo al Museum of Art, Columbia (South Carolina), Kress Collection (K 1204; F. Rusk Shapley, Paintings from the Samuel H. Kress Collection. Italian Paintings XVI-XVIII Century, Londra 1973, pag. 17). Affinità nella resa dei tratti individuali del modello si riscontrano anche nel ritratto di un giovane in un paesaggio in fiamme all'Eremitage di San Pietroburgo, a lungo ritenuto opera del Bronzino, e nella piccola tavola di rame nella Gemäldegalerie Staatliche Museen Berlino (inv.-n. M.49; cfr. Staatliche Museen Berlino, Gemäldegalerie, Gesamtverzeichnis, Berlino 1996, tav. 1829; attribuzione di P. Costamagna).
Siamo grati al professor Filippo Todini per l'aiuto prestato nella catalogazione del dipinto in esame.

15.10.2013 - 18:00

Prezzo realizzato: **
EUR 22.620,-
Stima:
EUR 25.000,- a EUR 35.000,-

Alessandro Allori


(Firenze 1535–1607)
Ritratto a mezza figura di un giovane,
olio su tavola, cm 63,5 x 49, cornice a cassetta nera e dorata,

a tergo della cornice figura un'etichetta ottocentesca recante l'iscrizione “Eredita Ugolini”.

Provenienza: Siena, Marchesi Ugolini (IX secolo);
Osnabrück (Sassonia meridionale), collezione Spengler (1926);
Hannover, collezione privata.

Siamo grati al professor Filippo Todini che ha confermato la paternità di Allori dopo aver esaminato l'originale (comunicazione scritta).

Il giovane dell'alta società indossa un abito elegante ornato di pizzo al collo e alle maniche. Ritratto in profilo di tre quarti, egli si rivolge verso un interlocutore invisibile con un gesto vivace e il braccio destro teso. Il ritratto in oggetto, finora inedito, proveniente da una collezione privata tedesca, fu eseguito intorno al 1560 e rappresenta un'importante testimonianza dell'attività giovanile di Alessandro Allori, che fu fortemente influenzato dagli stretti contatti con il Bronzino, suo padre elettivo e maestro. La struttura del quadro, la resa plastica, il disegno netto e forte dei contorni e il gesto deciso della mano rimandano immediatamente al Bronzino, mentre è tipica del giovane Allori la tendenza ad un maggiore effetto pittorico, riscontrabile in alcuni brani, soprattutto sull'abito, nelle tonalità pastose del bianco della gorgiera e delle maniche e nei valori chiaroscurali del volto. Celebrato sin dall'inizio della sua attività creativa per il suo talento nel campo della ritrattistica, (“Infiniti sono i ritratti dipinti da Alessandro Allori per principi, signori e gentiluomini”, R.Borghini, Il Riposo, Firenze 1584, p. 510), talvolta fu persino scambiato per il Bronzino e godette di grande prestigio alla corte medicea. Col passar del tempo l'artista andò creandosi a vista d'occhio una formula pittorica individuale che ebbe enorme fortuna critica a Firenze per vari decenni. Il sapiente disegno si unisce in lui alla resa naturalistica dell'incarnato e ad una definizione minuziosa dei dettagli.

Il dipinto in esame presenta un'assoluta concordanza stilistica con opere del periodo giovanile di Allori, fra cui l'Autoritratto (ca. 1556) degli Uffizi (Inv. 1890, n. 1689), i ritratti lodati dal Vasari (G. Vasari, Le Vite, 1568, a cura di G. Milanesi, vol. VII, Firenze 1881, pag. 607) nell'affresco della predica di Gesù nel tempio nella Cappella Montalto (ca. 1560-64) nella chiesa della Santissima Annunziata a Firenze (cfr. S. Lucchini Giovannoni, Alessandro Allori, Torino 1991, pag. 218 e sgg.), il giovane ritratto nell'atto di scrivere una lettera al Museum of Fine Arts di Boston (n. 29.786), che Berenson aveva attribuito al Bronzino, (B. Berenson, Italian Pictures of the Renaissance. Fiorentine School, Londra 1963, vol. I, pag. 41), e l'elegante ritratto di un giovane nobiluomo al Museum of Art, Columbia (South Carolina), Kress Collection (K 1204; F. Rusk Shapley, Paintings from the Samuel H. Kress Collection. Italian Paintings XVI-XVIII Century, Londra 1973, pag. 17). Affinità nella resa dei tratti individuali del modello si riscontrano anche nel ritratto di un giovane in un paesaggio in fiamme all'Eremitage di San Pietroburgo, a lungo ritenuto opera del Bronzino, e nella piccola tavola di rame nella Gemäldegalerie Staatliche Museen Berlino (inv.-n. M.49; cfr. Staatliche Museen Berlino, Gemäldegalerie, Gesamtverzeichnis, Berlino 1996, tav. 1829; attribuzione di P. Costamagna).
Siamo grati al professor Filippo Todini per l'aiuto prestato nella catalogazione del dipinto in esame.


Hotline dell'acquirente lun-ven: 10.00 - 17.00
old.masters@dorotheum.at

+43 1 515 60 403
Asta: Dipinti antichi
Tipo d'asta: Asta in sala
Data: 15.10.2013 - 18:00
Luogo dell'asta: Vienna | Palais Dorotheum
Esposizione: 05.10. - 15.10.2013


** Prezzo d’acquisto comprensivo dei diritti d’asta acquirente e IVA

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