Ampio paesaggio montagnoso con la tentazione di Cristo, olio su tela, cm 52 x 56, in cornice

Provenienza:
collezione privata belga.

Bibliografia:
K. Ertz, C. Nitze-Ertz, Jan Brueghel der Ältere, Kritischer Katalog der Gemälde, volume 4, Lingen 2008/2010, p. 1655, Add. 20.

Ertz scrive a proposito del dipinto in oggetto, eseguito intorno al 1600: “Il raro formato del quadro, quasi quadrato, fa dedurre che si tratti di un lavoro su commissione. Anche il ricorso alla tela al posto del rame o della tavola per questo formato non grande è verosimilmente frutto del desiderio del committente. A differenza dalle tele successive, in questo quadro giovanile che io vedrei eseguito ad Anversa intorno al 1600 sotto l’influenza delle impressioni italiane, il pittore pare voler dimostrare che o sfondo su tela non pregiudicava la sua capacità di dimostrare il suo talento superiore e la sua abilità di ‘fijnschilder ‘.

Vediamo qui un paesaggio universale disposto su tre piani, contemplato dalla prospettiva sopraelevata e reso con estrema accuratezza ed uno straordinario senso del dettaglio, una composizione prototipica così come la ritroviamo in tutto il paesaggismo cinquecentesco.…” Ertz raffronta il dipinto in questione con un Paesaggio boschivo con castello al Prado, Madrid, che data dello stesso periodo. A tale dipinto fecero seguito altri due quadri raffiguranti le Tentazioni di Cristo, una versione dipinta su rame agli Uffizi, Firenze, ed una variante su tela al Kunsthistorisches Museum, Vienna. La scena dipinta è tratta dal Vangelo secondo Luca (4:1–13): “Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”». …’"