Sinite Parvulos, olio su tela, cm 136 x 177, in cornice

Provenienza:
Londra, J. R. Critchley Collection;
asta presso Christie‘s, Londra, 22 aprile 1994 (lotto 38).

Bibliografia:
B. Nicolson, The International Caravaggesque Movement, Oxford 1979, p. 68;
B. Nicolson, Caravaggio in Europe, II, a cura di L. Vertova, Milano 1990, I, p. 139, III, tavola 1401.

Van Loon fu uno dei pittori più importanti dei suoi tempi a Bruxelles, che all’epoca era accanto ad Anversa nel Paesi Bassi meridionali uno dei centri artistici principali. Da giovane si recò in viaggio in Italia, e fra il 1602 ed il 1608 soggiornò a Roma, dove si formò sotto Jacob de Haase. Nel 1617 e poi di nuovo nel 1628 fece ritorno a Roma. Le sue opere sono caratterizzate da un classicismo italianeggiante che tradisce le profonde conoscenze dei pittori caravaggisti che furono attivi a Roma nei primi due decenni del Seicento, come Orazio Borgianni e Marcantonio Bassetti.

Il dipinto in esame è paragonabile alle opere di Van Loon eseguite fra il 1623 ed il 1628. All’epoca l’artista lavorava ad un incarico per la realizzazione di sei grandi pale d’altare con scene della vita della Madonna per l’abside di Notre Dame di Montaigu in Belgio. Per lo stile e per la composizione, il nostro dipinto è affine a questo ciclo di pitture. La nascita di Maria mostra tipologie figurative molto vicine alla giovane Madonna raffigurata di profilo sul nostro quadro o alla vegliarda dal volto rugoso. Un’affinità compositiva si riscontra anche con il Sinite Parvulos di Van Loon per Saint-Jean a Mecheln (vedi Nicolson 1990, tavola 1399).

Nel corso di un recente intervento di ripulitura del dipinto in oggetto è stato asportato un perizoma aggiunto posteriormente che copriva in parte il Bambino (si raffronti questa tavola con quella di: B. Nicolson, The International Caravaggesque Movement, Oxford 1979, p. 68; B. Nicolson, Caravaggio in Europe, a cura di L. Vertova, Milano 1990, I, p. 139, III, tavola 1401).

Il dipinto è soggetto alla tassazione completa (ordinaria).