Lotto No. 534


Hendrick ter Brugghen (Deventer 1588– Utrecht 1629) e bottega,


Hendrick ter Brugghen (Deventer 1588– Utrecht 1629) e bottega, - Dipinti antichi

Suonatore di violino con un bicchiere di vino, olio su tela, cm 101 x 86,4, in cornice

Provenienza:
collezione del prof. Franz Naager, Monaco di Baviera (fino al 1942);
Eugen Brüschwiler, Monaco di Baviera; uffici del partito nazionalsocialista NSDAP, Monaco di Baviera, mediante Martin Bormann, (1943);
deposito di Altaussee (1945);
Central Collecting Point, Monaco di Baviera (1945, Mü-Nr. 4817);
consegna al primo ministro bavarese; consegna alle Staatsgemäldesammlungen, Monaco di Baviera (inv. numero 12499);
nel 1966 venduto dalle Bayerische Staatsgemäldesammlungen a W. Kelberer, Zurigo;
Julius H. Weitzner, Londra (1973);
Richard Herner, Londra;
Galleria Colnaghi, Londra (1974);
Coll. Dino Fabbri, Parigi-Zurigo;
asta presso Sotheby’s, Londra, 01 novembre 1978, lotto 64;
Coll. Stanley Moss, Riverdale, New York (1989);
Galerie Harari & Johns Ltd., Londra (1990);
Galerie André Gombert, Parigi (1997);
Coll. Wendy Pagan, Florida (2005).

Bibliografia:
E. Buchner, Alte Pinakothek Monaco di Baviera, Kurzes Verzeichnis der Bilder, Monaco di Baviera 1957, p. 100;
B. Nicholson, “Second Thoughts about Terbrugghen”, in: The Burlington Magazine, CII, 1960, pp. 466 sgg., fig. 2 (come “Follower of Terbrugghen”);
dello stesso autore “Terbrugghen since 1960”, in: Album Amicorum J. G. van Gelder, L’Aia 1973, p. 241 (come replica autografa); dello stesso autore The International Caravaggesque Movement, Oxford 1979, p. 100 (come versione autografa);
L. J. Slatkes and W. Franits, The Paintings of Hendrick Ter Brugghen, Catalogue Raisonné, Syracuse 2007, p. 205, n. TW9, Pl. 82a (come “ter Brugghen and workshop”).

Li vi è scritto: “A number of small pentimenti - really more like adjustments – throughout the canvas and a relatively paint surface, indicate that this version is at least partially by Terbrugghen’s hand, although with some participation by his workshop. In this version, the canvas has been reduced slightly on the left and right sides so that scroll at the top of the violin touches the left edge and reducing the amount of brown drapery of the cloak on the right. At the bottom, the two folds in the drapery in the prime version are no longer to be seen and the instrument almost rests on the lower edge of the canvas”.



Nato a Deventer da una famiglia abbiente, presumibilmente dopo aver seguito l’apprendistato presso Abraham Bloemaert a Utrecht, ter Brugghen si recò a Roma per proseguirvi la sua formazione e dedicarsi intensamente alle opere di Caravaggio. Dopo aver fatto ritorno nell’Europa settentrionale, si specializzò nel terzo decennio del Seicento nella raffigurazione di banditi o musicisti a mezza figura. In questo genere sviluppò una grande originalità artistica, superando così le opere dei suoi contemporanei di Utrecht. La scena qui ritratta di un violinista ubriaco, realizzata intorno al 1626, si presenta come una delle composizioni più forti ed energiche di ter Brugghen. Nella tipologia egli si ispirava all’ “Allegro violinista” del1623 di Gerrit van Honthorst, che ebbe una chiara funzione di modello per la scuola di Utrecht. I pittori di Utrecht come ter Brugghen e Dirck van Baburen seguirono l’esempio di Honthorst. Come raffronto indichiamo il “Suonatore di liuto che canta” di ter Brugghen nella Staatsgalerie di Stoccarda, che presenta lo stesso modello. La composizione del dipinto in oggetto è in stretta correlazione con un prototipo di ter Brugghen realizzato intorno al 1626 ed oggi perduto, di cui ci è nota l’incisione di Jacob Matham. Un’altra versione con resti di una firma e della datazione 1627 della collezione Koelliker, Milano, fu battuta all’asta il 3 dicembre 2008 presso Sotheby’s, Londra, come lotto 29.

Walther Bernt scrive a proposito di ter Brugghen: “Importante pittore olandese fra i manieristi di Utrecht influenzati dal Caravaggio… La sua pennellata morbida e i giochi di luce tremolante fanno già presagire Vermeer van Delft.... Supera gli altri manieristi di Utrecht Gerard van Honthorst, Jan van Bylert e Dirck van Baburen …“.

Esperto: Dr. Alexander Strasoldo Dr. Alexander Strasoldo
+43-1-515 60-556

old.masters@dorotheum.com

17.10.2012 - 18:00

Stima:
EUR 150.000,- a EUR 200.000,-

Hendrick ter Brugghen (Deventer 1588– Utrecht 1629) e bottega,


Suonatore di violino con un bicchiere di vino, olio su tela, cm 101 x 86,4, in cornice

Provenienza:
collezione del prof. Franz Naager, Monaco di Baviera (fino al 1942);
Eugen Brüschwiler, Monaco di Baviera; uffici del partito nazionalsocialista NSDAP, Monaco di Baviera, mediante Martin Bormann, (1943);
deposito di Altaussee (1945);
Central Collecting Point, Monaco di Baviera (1945, Mü-Nr. 4817);
consegna al primo ministro bavarese; consegna alle Staatsgemäldesammlungen, Monaco di Baviera (inv. numero 12499);
nel 1966 venduto dalle Bayerische Staatsgemäldesammlungen a W. Kelberer, Zurigo;
Julius H. Weitzner, Londra (1973);
Richard Herner, Londra;
Galleria Colnaghi, Londra (1974);
Coll. Dino Fabbri, Parigi-Zurigo;
asta presso Sotheby’s, Londra, 01 novembre 1978, lotto 64;
Coll. Stanley Moss, Riverdale, New York (1989);
Galerie Harari & Johns Ltd., Londra (1990);
Galerie André Gombert, Parigi (1997);
Coll. Wendy Pagan, Florida (2005).

Bibliografia:
E. Buchner, Alte Pinakothek Monaco di Baviera, Kurzes Verzeichnis der Bilder, Monaco di Baviera 1957, p. 100;
B. Nicholson, “Second Thoughts about Terbrugghen”, in: The Burlington Magazine, CII, 1960, pp. 466 sgg., fig. 2 (come “Follower of Terbrugghen”);
dello stesso autore “Terbrugghen since 1960”, in: Album Amicorum J. G. van Gelder, L’Aia 1973, p. 241 (come replica autografa); dello stesso autore The International Caravaggesque Movement, Oxford 1979, p. 100 (come versione autografa);
L. J. Slatkes and W. Franits, The Paintings of Hendrick Ter Brugghen, Catalogue Raisonné, Syracuse 2007, p. 205, n. TW9, Pl. 82a (come “ter Brugghen and workshop”).

Li vi è scritto: “A number of small pentimenti - really more like adjustments – throughout the canvas and a relatively paint surface, indicate that this version is at least partially by Terbrugghen’s hand, although with some participation by his workshop. In this version, the canvas has been reduced slightly on the left and right sides so that scroll at the top of the violin touches the left edge and reducing the amount of brown drapery of the cloak on the right. At the bottom, the two folds in the drapery in the prime version are no longer to be seen and the instrument almost rests on the lower edge of the canvas”.



Nato a Deventer da una famiglia abbiente, presumibilmente dopo aver seguito l’apprendistato presso Abraham Bloemaert a Utrecht, ter Brugghen si recò a Roma per proseguirvi la sua formazione e dedicarsi intensamente alle opere di Caravaggio. Dopo aver fatto ritorno nell’Europa settentrionale, si specializzò nel terzo decennio del Seicento nella raffigurazione di banditi o musicisti a mezza figura. In questo genere sviluppò una grande originalità artistica, superando così le opere dei suoi contemporanei di Utrecht. La scena qui ritratta di un violinista ubriaco, realizzata intorno al 1626, si presenta come una delle composizioni più forti ed energiche di ter Brugghen. Nella tipologia egli si ispirava all’ “Allegro violinista” del1623 di Gerrit van Honthorst, che ebbe una chiara funzione di modello per la scuola di Utrecht. I pittori di Utrecht come ter Brugghen e Dirck van Baburen seguirono l’esempio di Honthorst. Come raffronto indichiamo il “Suonatore di liuto che canta” di ter Brugghen nella Staatsgalerie di Stoccarda, che presenta lo stesso modello. La composizione del dipinto in oggetto è in stretta correlazione con un prototipo di ter Brugghen realizzato intorno al 1626 ed oggi perduto, di cui ci è nota l’incisione di Jacob Matham. Un’altra versione con resti di una firma e della datazione 1627 della collezione Koelliker, Milano, fu battuta all’asta il 3 dicembre 2008 presso Sotheby’s, Londra, come lotto 29.

Walther Bernt scrive a proposito di ter Brugghen: “Importante pittore olandese fra i manieristi di Utrecht influenzati dal Caravaggio… La sua pennellata morbida e i giochi di luce tremolante fanno già presagire Vermeer van Delft.... Supera gli altri manieristi di Utrecht Gerard van Honthorst, Jan van Bylert e Dirck van Baburen …“.

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Asta: Dipinti antichi
Tipo d'asta: Asta in sala
Data: 17.10.2012 - 18:00
Luogo dell'asta: Vienna | Palais Dorotheum
Esposizione: 06.10. - 17.10.2012

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