Lotto No. 523


Tiberio Titi (Firenze 1573 – 1627)


Tiberio Titi (Firenze 1573 – 1627) - Dipinti antichi

Ritratto di bambino con cagnolino, olio su tavola, cm 90 x 64, in cornice

Provenienza:
collezione privata europea.

L’attribuzione del presente dipinto a Tiberio Titi è stata confermata dal professor Sandro Bollesi, che lo data fra la fine del Cinquecento e i primi anni del Seicento (comunicazione scritta ).

La tavola rivela analogie con la pittura di Santi di Tito, padre e primo maestro di Tiberio. Inoltre il ritratto rivela l’influenza dell’opera tarda di Alessandro Allori e dei suoi collaboratori Giovanni Bizzelli e Giovan Maria Butteri. Le influenze del tardo manierismo dei maestri attivi nello studiolo di Francesco de’ Medici I si riconoscono ad esempio nella maniera nervosa e arruffata in cui è reso il cagnolino. Non è stato possibile identificare il fanciullo qui ritratto per la mancanza di iscrizioni e attributi . Indossa il saio francescano, cosa atipica per l’epoca, il che potrebbe alludere al fatto che era destinato ad entrare a far parte dell’ordine, oppure che portava il nome di Francesco.

I quadri di Tiberio Titi, che si era specializzato nella ritrattistica, erano richiestissimi alla corte fiorentina dei Medici, come dimostrano i ritratti di Francesco, Carlo ed Eleonora de’ Medici (Firenze, Palazzo Pitti). La sua pittura è caratterizzata da composizioni sobrie ed eleganti dalla tavolozza vivace, accompagnate da elementi accentuatamente decorativi come si vede nelle vesti e nei gioielli dei suoi giovani protagonisti.

17.10.2012 - 18:00

Stima:
EUR 15.000,- a EUR 20.000,-

Tiberio Titi (Firenze 1573 – 1627)


Ritratto di bambino con cagnolino, olio su tavola, cm 90 x 64, in cornice

Provenienza:
collezione privata europea.

L’attribuzione del presente dipinto a Tiberio Titi è stata confermata dal professor Sandro Bollesi, che lo data fra la fine del Cinquecento e i primi anni del Seicento (comunicazione scritta ).

La tavola rivela analogie con la pittura di Santi di Tito, padre e primo maestro di Tiberio. Inoltre il ritratto rivela l’influenza dell’opera tarda di Alessandro Allori e dei suoi collaboratori Giovanni Bizzelli e Giovan Maria Butteri. Le influenze del tardo manierismo dei maestri attivi nello studiolo di Francesco de’ Medici I si riconoscono ad esempio nella maniera nervosa e arruffata in cui è reso il cagnolino. Non è stato possibile identificare il fanciullo qui ritratto per la mancanza di iscrizioni e attributi . Indossa il saio francescano, cosa atipica per l’epoca, il che potrebbe alludere al fatto che era destinato ad entrare a far parte dell’ordine, oppure che portava il nome di Francesco.

I quadri di Tiberio Titi, che si era specializzato nella ritrattistica, erano richiestissimi alla corte fiorentina dei Medici, come dimostrano i ritratti di Francesco, Carlo ed Eleonora de’ Medici (Firenze, Palazzo Pitti). La sua pittura è caratterizzata da composizioni sobrie ed eleganti dalla tavolozza vivace, accompagnate da elementi accentuatamente decorativi come si vede nelle vesti e nei gioielli dei suoi giovani protagonisti.


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old.masters@dorotheum.at

+43 1 515 60 403
Asta: Dipinti antichi
Tipo d'asta: Asta in sala
Data: 17.10.2012 - 18:00
Luogo dell'asta: Vienna | Palais Dorotheum
Esposizione: 06.10. - 17.10.2012

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