(nato a Graz nel 1959)
Senza titolo, sul verso firmato, datato Brandl 2005, olio su tela, 150 x 190 cm, su telaio di metallo

Provenienza:
Galerie Elisabeth & Klaus Thoman, Innsbruck (etichetta sul verso)
Collezione privata, Germania

La sua attività artistica si orienta in base a un’immagine preesistente, sia essa una illustrazione prodotta industrialmente, una fotografia scattata da lui stesso, o basata su un ricordo o un’idea. Il fine della pittura di Brandl è di rendere riconoscibile quest’immagine, non di elaborarla, sostituirla o trasformarla in un dipinto. Renderla riconoscibile significa conservare e intensificare la distanza delle cose e dei luoghi della quale egli ha bisogno al fine di mantenere vivo il desiderio di realizzarne la vicinanza. Brandl dà colore a questa immagine, caricandola di masse pittoriche; dà ad essa peso e, con ciò, vicinanza. È solo tramite questa attività che l’immagine diviene visibile, benché essa non sia stata effettivamente prodotta tramite la pittura: essa c’era già, prima di essere dipinta. E’ evidente che un’indicazione pratica di tale preesistenza dell’immagine è il breve arco di tempo in cui Brandl la dipinge. Egli necessita di più tempo per pensare l’immagine, per stabilirla prima che essa venga dipinta, e si richiama in ciò anche a molti altri dipinti che precedono ogni nuova opera. Brandl è un pittore che dipinge sempre un altro dipinto. Ciò in virtù del fatto che l’immagine viene prima della pittura, e la pittura non ha mai fine con nessuna immagine.
Ulrich Look in: Nähe/Ferne, catalogo: Herbert Brandl, Deichtorhallen, 2009