(Praga 1821–1899) “Das Eisthal bei St. Bartolomä am Königssee“ (la valle dell’Eistal presso la chiesa St. Bartolomä sul lago Königssee), firmato, datato (cifre intrecciate), F. Hawránek 1846, al retro etichetta antica, iscritto indistintamente, olio su tela, cm. 86 x 74,5, entro cornice, (Rei)

Bedrich Havránek figura tra i rappresentanti più importanti della pittura di paesaggi boemi dell’Ottocento. Seguì la prima formazione artistica presso l’Accademia di Praga nell’atelier del paesaggista Antonín Mánes. La situazione finanziaria della sua famiglia gli permise di proseguire gli studi, in un primo tempo studiò da Christian Ruben e poi dal cognato di questi Max Haushofer. Haushofer, che insegnava presso l’Accademia di Praga, introdusse nel cerchio degli artisti boemi idee e modelli della paesaggistica romantica praticata al tempo dalla Scuola di Monaco di Baviera. A differenza degli altri allievi di Haushofer, Havránek si rivelò unico grazie alla sua concezione artistica caratteristica soprattutto per il suo ductus tipico che rendeva ogni piccolissimo dettaglio anche nelle grandi composizioni. Espose per la prima volta all’esposizione annuale di Praga nel 1843 e da allora in poi vi partecipò regolarmente fino all’anno della sua morte.
Dal 1845 al 1847 Havránek fu attivo nell’atelier di Haushofer dove tentò di perfezionare il suo talento artistico. Qui si intensificò il suo interesse per il paesaggio alpino, allo stesso tempo apprese anche alcuni elementi formali caratteristici di una serie di allievi di Haushofer, a prova anche della sua partecipazione alla scuola di questi pittori – cioè l’interesse per motivi atmosferici e l’uso frequente di principi di composizione. Esattamente durante i suoi studi da Haushofer dipinse il dipinto intitolato “Eistal bei St. Bartholomä“ sul lago Königsee nel 1846, anno in cui questo dipinto fu anche esposto all’esposizione annuale a Praga [Krasoumná jednota v Praze]. Dato il suo formato quest’opera rappresentativa di Havránek sottolinea la piena maturità artistica di questo pittore venticinquenne. Il lavoro eccellente con i colori, la delicatezza affascinante della raffigurazione eseguita con meticolosa accuratezza, ma allo stesso tempo la vivacità e l’abbondanza incredibili, che corrispondono senza dubbio alla composizione esposta, indicano un capolavoro dell’artista che visto nel contesto più vasto della paesaggistica romantica dell’Europa centrale degli anni ’40 e ’50 dell’Ottocento meriterebbe un omaggio durevole.

Esposto in:
esposizione annuale dell’associazione artistica per la Boemia, Praga 1846, catalogo numero 64

Bibliografia:
catalogo della mostra d’arte della società degli amici patriotici dell’arte nell’anno 1846, numero del catalogo 64
Blažícˆková Horová N., Bedr?ich Havránek 1821 – 1899, Praga 1985, p. 35, catalogo numero 58 (citato, versione successiva riprodotta)

Ringraziamo il Dott. Michal Simek per la sua assistenza scientifica.