Lotto No. 1107


Giacomo Balla


(Torino 1871- Roma 1958) Linea di velocità + vortice, intorno al 1913, firmato, datato FUTUR BALLA 1912, matita, carboncino su carta, cm 14 x 20, (PP)

Provenienza: Giacomo Balla, Roma; collezione Giovanni Prini, Roma; lascito Prini, Genova; Andrea Contini, Genova (2000); collezione privata europea. Certificato fotografico: Elena Gigli, Roma, 22 luglio 2007, n. d’archivio 313. "'Tutto si muove, tutto corre, tutto volge rapido. Una figura non è mai stabile davanti a noi, ma appare e scompare incessantemente. Per la persistenza delle immagini sulla retina, le cose in movimento si deformano, susseguendosi, come vibrazioni, nello spazio che percorrono', sottoscrive Balla gia nel 1910 (in La pittura futurista). Dal 1913 Giacomo Balla si sofferma a studiare e analizzare il movimento nella sua scomposizione: partito dall'analisi della corsa della bambina sul balcone e dal volo dei rondoni sulla grondaia, attraverso la corsa delle automobili arriva all'astrazione della velocità. Realizzata la sperimentazione della "velocità astratta", Balla coniuga questa analisi con altri fattori: troviamo lo spazio o il ritmo, il paesaggio o il vortice. Niente di nuovo, solo elementi studiati prima singolarmente ed ora compenetrati insieme. Esaminiamo questi due elementi: la linea della velocità non è altro che una linea tesa e compressa come una molla che Balla estrae dal confronto con l'automobile in corsa e viene a compenetrare in questa opera con il vortice. 'Il vortice nasce come una complicazione della linea della velocità unita a una forma cosmica. La successione di orbite saettanti porta alla forma del vortice, che esiste in natura ed è visibile solo all'occhio mentale. Prende vita un vortice che viene perfezionato nella pagina dopo, oppure viene ripreso in seguito con l'effetto di irradiazioni con una forma floreale. Ogni pagina come un attimo bloccato che fatalmente continua nello spazio e nel tempo', mi raccontava Maurizio Fagiolo." (Elena Gigli, Roma, 22 luglio 2007)

Esperta: Mag. Patricia Pálffy Mag. Patricia Pálffy
+43-1-515 60-386

patricia.palffy@dorotheum.at

20.05.2010 - 19:00

Stima:
EUR 75.000,- a EUR 100.000,-

Giacomo Balla


(Torino 1871- Roma 1958) Linea di velocità + vortice, intorno al 1913, firmato, datato FUTUR BALLA 1912, matita, carboncino su carta, cm 14 x 20, (PP)

Provenienza: Giacomo Balla, Roma; collezione Giovanni Prini, Roma; lascito Prini, Genova; Andrea Contini, Genova (2000); collezione privata europea. Certificato fotografico: Elena Gigli, Roma, 22 luglio 2007, n. d’archivio 313. "'Tutto si muove, tutto corre, tutto volge rapido. Una figura non è mai stabile davanti a noi, ma appare e scompare incessantemente. Per la persistenza delle immagini sulla retina, le cose in movimento si deformano, susseguendosi, come vibrazioni, nello spazio che percorrono', sottoscrive Balla gia nel 1910 (in La pittura futurista). Dal 1913 Giacomo Balla si sofferma a studiare e analizzare il movimento nella sua scomposizione: partito dall'analisi della corsa della bambina sul balcone e dal volo dei rondoni sulla grondaia, attraverso la corsa delle automobili arriva all'astrazione della velocità. Realizzata la sperimentazione della "velocità astratta", Balla coniuga questa analisi con altri fattori: troviamo lo spazio o il ritmo, il paesaggio o il vortice. Niente di nuovo, solo elementi studiati prima singolarmente ed ora compenetrati insieme. Esaminiamo questi due elementi: la linea della velocità non è altro che una linea tesa e compressa come una molla che Balla estrae dal confronto con l'automobile in corsa e viene a compenetrare in questa opera con il vortice. 'Il vortice nasce come una complicazione della linea della velocità unita a una forma cosmica. La successione di orbite saettanti porta alla forma del vortice, che esiste in natura ed è visibile solo all'occhio mentale. Prende vita un vortice che viene perfezionato nella pagina dopo, oppure viene ripreso in seguito con l'effetto di irradiazioni con una forma floreale. Ogni pagina come un attimo bloccato che fatalmente continua nello spazio e nel tempo', mi raccontava Maurizio Fagiolo." (Elena Gigli, Roma, 22 luglio 2007)

Esperta: Mag. Patricia Pálffy Mag. Patricia Pálffy
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Hotline dell'acquirente lun-ven: 10.00 - 17.00
kundendienst@dorotheum.at

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Asta: Arte moderna
Tipo d'asta: Asta in sala
Data: 20.05.2010 - 19:00
Luogo dell'asta: Vienna | Palais Dorotheum
Esposizione: 05.05. - 20.05.2010

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