Lotto No. 315


Claudio Ridolfi


(Verona 1570-Corinaldo 1644) attribuito; Giuditta e Oloferne, olio su ardesia, ottagono, 37 x 36 cm, con cornice

Gli elementi formali della composizione, eseguita ad olio su pietra di paragone?, tutta risolta in primo piano con la profondità prospettica suggerita dal corpo di Oloferne, evidenziano l’appartenenza del pittore alla cultura veronese, vicina agli esempi di Felice Brusasorci e soprattutto di Pasquale Ottino e Sante Creara. Da quest’ultimo però, il nostro autore, si discosta per la mancata adesione al carattere erotico delle figure femminili. Giuditta è abbigliata con una veste rossa dai ricercati effetti serici; tra i capelli, ha alcuni fili di perle; il copricapo è simile a quello dell’ancella, con la quale Giuditta condivide l’anatomia possente. Questi elementi stilistici portano ad attribuire il dipinto al veronese Claudio Ridolfi, dotato allievo di Federico Barocci, del quale si è potuto ricostruire di recente un pregiato corpus di opere su paragone, formato da una decina di esemplari. Tra queste, l’importante Adorazione dei Pastori di collezione privata, una delle prime apparse nel panorama veronese di fine Cinquecento, riconosciuta cautamente da Alessandro Ballarin (scheda dipinto n. 8, in Pittori padani e toscani tra Quattro e Cinquecento. Antichi maestri pittori, catalogo della mostra, Vicenza 1988), ed accettata con sicurezza da Sergio Martinelli (I dipinti su paragone veronesi in Pietra dipinta. Tesori nascosti del ‘500 e del ‘600 da una collezione privata milanese, catalogo della mostra a cura di M. Bona Castellotti, Milano 2000, pp. 29–30), in cui la donna a sinistra mostra delle affinità stringenti con la figura di Giuditta oltrechè la stessa resa luministica. All’opera si aggiungono tra le altre il Ritratto di prelato, Verona Museo di Castelvecchio, due Battesimi di Cristo di collezione privata e un’Adorazione dei Pastori (giàSotheby’s, 29 marzo 1972, lotto 144). Si ringrazia il dott. Adriano Amendola per aver confermato l’attribuzione e aver contribuito alla catalogazione.

Esperto: Mark MacDonnell Mark MacDonnell
+43 1 515 60 403

mark.macdonnell@dorotheum.at

21.04.2010 - 18:00

Stima:
EUR 15.000,- a EUR 20.000,-

Claudio Ridolfi


(Verona 1570-Corinaldo 1644) attribuito; Giuditta e Oloferne, olio su ardesia, ottagono, 37 x 36 cm, con cornice

Gli elementi formali della composizione, eseguita ad olio su pietra di paragone?, tutta risolta in primo piano con la profondità prospettica suggerita dal corpo di Oloferne, evidenziano l’appartenenza del pittore alla cultura veronese, vicina agli esempi di Felice Brusasorci e soprattutto di Pasquale Ottino e Sante Creara. Da quest’ultimo però, il nostro autore, si discosta per la mancata adesione al carattere erotico delle figure femminili. Giuditta è abbigliata con una veste rossa dai ricercati effetti serici; tra i capelli, ha alcuni fili di perle; il copricapo è simile a quello dell’ancella, con la quale Giuditta condivide l’anatomia possente. Questi elementi stilistici portano ad attribuire il dipinto al veronese Claudio Ridolfi, dotato allievo di Federico Barocci, del quale si è potuto ricostruire di recente un pregiato corpus di opere su paragone, formato da una decina di esemplari. Tra queste, l’importante Adorazione dei Pastori di collezione privata, una delle prime apparse nel panorama veronese di fine Cinquecento, riconosciuta cautamente da Alessandro Ballarin (scheda dipinto n. 8, in Pittori padani e toscani tra Quattro e Cinquecento. Antichi maestri pittori, catalogo della mostra, Vicenza 1988), ed accettata con sicurezza da Sergio Martinelli (I dipinti su paragone veronesi in Pietra dipinta. Tesori nascosti del ‘500 e del ‘600 da una collezione privata milanese, catalogo della mostra a cura di M. Bona Castellotti, Milano 2000, pp. 29–30), in cui la donna a sinistra mostra delle affinità stringenti con la figura di Giuditta oltrechè la stessa resa luministica. All’opera si aggiungono tra le altre il Ritratto di prelato, Verona Museo di Castelvecchio, due Battesimi di Cristo di collezione privata e un’Adorazione dei Pastori (giàSotheby’s, 29 marzo 1972, lotto 144). Si ringrazia il dott. Adriano Amendola per aver confermato l’attribuzione e aver contribuito alla catalogazione.

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Asta: Dipinti antichi
Tipo d'asta: Asta in sala
Data: 21.04.2010 - 18:00
Luogo dell'asta: Vienna | Palais Dorotheum
Esposizione: 10.04. - 21.04.2010

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