Lotto No. 114


Jean Baptiste Greuze


(Tournus 1725- Parigi 1805) La Pudeur Agacante – Il pudore molesto, olio su tela, cm 47 x 39, in cornice

Perizia: dott. Edgar Munhall, Frick Collection, New York, autore del catalogo delle opere di Greuze (luglio 2009). Provenienza: proprietà di una famiglia svedese dal 1790 ca. Cfr. Bibliografia: J. Martin, C. Masson, Catalogue raisonné de l'oeuvre peint et dessiné de Jean-Baptiste Greuze, in: C. Mauclair, Jean Baptiste Greuze, Paris 1906, n. 766. In questo dipinto, che soltanto di recente Edgar Munhall ha potuto attribuire a JeanBaptiste Greuze, si esprimono in maniera esemplare le qualità che già vita natural durante fondarono la fama dell'artista. Soprattutto lo sguardo riservato ma provocante della giovane esprime quella tensione erotica che i contemporanei, primo fra tutti Denis Diderot, tanto apprezzavano nei lavori del pittore, oltre alle frequenti espressioni di religiosità. Dopo aver lavorato a Lione presso il lionese Grandon, grazie alla protezione di Silvestre il giovane Greuze divenne allievo di Charles Joseph Natoires all’Accademia di Parigi. Nel 1755 ne divenne Associé e partecipò pertanto al Salone.. L’elemento innovatore nelle sue opere, alla metà del Settecento in un’epoca di rigide categorie accademiche, era accanto all’emotività sensibile soprattutto il fatto che egli con grande empatia, come emerge anche dal nostro dipinto, mettesse allo stesso livello dei genere dei quadri di storie le scene di genere, non soltanto per l’osservazione precisa ma anche per la composizione e il formato delle opere. La grande popolarità del nostro dipinto fra i contemporanei può spiegare il fatto che Edgar Munhall ne abbia identificato una copia nella William Rockhill Gallery of Art, Kansas City. Il nostro dipinto fu probabilmente realizzato per un committente privato. Di particolare interesse in tal contesto è la provenienza svedese del dipinto. F Greuze era infatti molto popolare tra i francofili del suo secolo, primo fra tutti l’ambasciatore svedese conte Sparre, che già nel 1770 aveva acquistato un celebre dipinto dell’artista e che potrebbe senz’altro essere il committente anche del dipinto in oggetto. Già nel 1765 Greuze si era dedicato al tema del “Pudeur Agacante”, laddove nell’opera in oggetto, oltre alle trasformazioni compositive, si osserva anche un allontanamento stilistico dal realismo più grossolano del rococò verso il più elegante neoclassicismo francese. Accanto alla tavolozza più misurata rispetto alle interpretazioni precedenti del tema, nel nostro dipinto il pittore attenua anche l’espressione provocante della fanciulla, "and refined its hearty realism into something more etheral" (E. Munhall nella sua perizia del luglio 2009). Il primo confronto di Greuze con questo tema fu venduto probabilmente già nel sesto decennio del Settecento ad un collezionista della Francia del sud, e si trova oggi nel Musée Fabre a Montpellier. Considerata la popolarità della prima versione, acquista particolare importanza la riscoperta di quest’opera successiva, realizzata intorno al 1785 nella fase della maturità creativa di Greuze.

Esperto: Dr. Alexander Strasoldo Dr. Alexander Strasoldo
+43-1-515 60-556

old.masters@dorotheum.com

06.10.2009 - 17:00

Prezzo realizzato: **
EUR 67.400,-
Stima:
EUR 30.000,- a EUR 35.000,-

Jean Baptiste Greuze


(Tournus 1725- Parigi 1805) La Pudeur Agacante – Il pudore molesto, olio su tela, cm 47 x 39, in cornice

Perizia: dott. Edgar Munhall, Frick Collection, New York, autore del catalogo delle opere di Greuze (luglio 2009). Provenienza: proprietà di una famiglia svedese dal 1790 ca. Cfr. Bibliografia: J. Martin, C. Masson, Catalogue raisonné de l'oeuvre peint et dessiné de Jean-Baptiste Greuze, in: C. Mauclair, Jean Baptiste Greuze, Paris 1906, n. 766. In questo dipinto, che soltanto di recente Edgar Munhall ha potuto attribuire a JeanBaptiste Greuze, si esprimono in maniera esemplare le qualità che già vita natural durante fondarono la fama dell'artista. Soprattutto lo sguardo riservato ma provocante della giovane esprime quella tensione erotica che i contemporanei, primo fra tutti Denis Diderot, tanto apprezzavano nei lavori del pittore, oltre alle frequenti espressioni di religiosità. Dopo aver lavorato a Lione presso il lionese Grandon, grazie alla protezione di Silvestre il giovane Greuze divenne allievo di Charles Joseph Natoires all’Accademia di Parigi. Nel 1755 ne divenne Associé e partecipò pertanto al Salone.. L’elemento innovatore nelle sue opere, alla metà del Settecento in un’epoca di rigide categorie accademiche, era accanto all’emotività sensibile soprattutto il fatto che egli con grande empatia, come emerge anche dal nostro dipinto, mettesse allo stesso livello dei genere dei quadri di storie le scene di genere, non soltanto per l’osservazione precisa ma anche per la composizione e il formato delle opere. La grande popolarità del nostro dipinto fra i contemporanei può spiegare il fatto che Edgar Munhall ne abbia identificato una copia nella William Rockhill Gallery of Art, Kansas City. Il nostro dipinto fu probabilmente realizzato per un committente privato. Di particolare interesse in tal contesto è la provenienza svedese del dipinto. F Greuze era infatti molto popolare tra i francofili del suo secolo, primo fra tutti l’ambasciatore svedese conte Sparre, che già nel 1770 aveva acquistato un celebre dipinto dell’artista e che potrebbe senz’altro essere il committente anche del dipinto in oggetto. Già nel 1765 Greuze si era dedicato al tema del “Pudeur Agacante”, laddove nell’opera in oggetto, oltre alle trasformazioni compositive, si osserva anche un allontanamento stilistico dal realismo più grossolano del rococò verso il più elegante neoclassicismo francese. Accanto alla tavolozza più misurata rispetto alle interpretazioni precedenti del tema, nel nostro dipinto il pittore attenua anche l’espressione provocante della fanciulla, "and refined its hearty realism into something more etheral" (E. Munhall nella sua perizia del luglio 2009). Il primo confronto di Greuze con questo tema fu venduto probabilmente già nel sesto decennio del Settecento ad un collezionista della Francia del sud, e si trova oggi nel Musée Fabre a Montpellier. Considerata la popolarità della prima versione, acquista particolare importanza la riscoperta di quest’opera successiva, realizzata intorno al 1785 nella fase della maturità creativa di Greuze.

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Asta: Dipinti antichi
Tipo d'asta: Asta in sala
Data: 06.10.2009 - 17:00
Luogo dell'asta: Vienna | Palais Dorotheum
Esposizione: 26.09. - 06.10.2009


** Prezzo d’acquisto comprensivo dei diritti d’asta acquirente e IVA

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