San Rocco e San Sebastiano, tempera ssu fondo oro su tavola, cm 127 x 70, cornice integrale

Provenienza: collezione privata europea Bibliografia: Venezia e la peste: 1348-1797, catalogo della mostra, Venezia 1997, pp. 225-226 Esposto a: Venezia e la peste: 1348-1797, Venezia, 1979. Il dipinto, gia esposto alla mostra "Venezia e la peste: 1348-1797", tenutasi nella città, lagunare nel 1979, si presenta come opera di ottima fattura, pienamente partecipe della cultura figurativa adriatica del secondo Quattrocento, con precisi riferimenti all'area marchigiana. Le dimensioni dell'opera permettono di ipotizzare una destinazione devozionale e una collocazione pubblica, anche se non certamente riferibile ad un edificio ecclesiastico; si tratta infatti di un dipinto troppo grande per un uso privato e troppo piccolo per una collocazione in una chiesa. Rimane dunque la probabilità che esso fosse destinato all'altarolo di una confraternita, dedicata ai Santi Sebastiano e Rocco, che numerose esistevano nella zona medio adriatica. La qualità esecutiva dell'opera e i suoi aspetti formali complessivi inducono a ritenere il pittore che la eseguì come formatosi nell'entourage di Girolamo di Giovanni, autore degli affreschi nel Santuario di Santa Maria delle Macchie a Gagliole in provincia di Macerata, attivo essenzialmente nelle Marche a partire dagli anni Cinquanta/Sessanta del Quattrocento. Dai modi questo maestro, l'autore della tavola in questione riprende il trattamento caratteristico dei volumi anatomici e dei panneggi morbidi e avvolgenti. Tratti simili si ritrovano anche in alcune opere del cosiddetto Maestro di Arnano, in particolare nel San Sebastiano affrescato nella chiesa di San Michele Arcangelo, verso il 1495, sempre a Gagliole. Ringraziamo il professor Alessandro Tomei per aver confermato l'attribuzione e per aver contribuito alla catalogazione.