Lotto No. 35


Pietro Novelli detto il Monrealese


(Monreale 1603 - Palermo 1647) Santa Rosalia, olio su tela, cm 151 x 123

Provenienza: collezione privata europea, iscrizione: EGO ROSALIA SINIBALDI QUISQUINE ET ROSARUM DOMINI FILIA AMORE DOMINI MEI IESU CRISTI INI HOC ANTRO HABITARI DECREVI. Il dipinto raffigura Rosalia, santa e patrona della città di Palermo dal 1624. Il culto della santa conobbe una grande diffusione dopo che il ritrovamento delle sue spoglie mortali in una grotta del Monte Pellegrino, luogo del suo eremitaggio, venne messo in relazione con il superamento della fase più acuta dell'epidemia di peste che aveva colpito la città. L'evento diede inizio ad una proliferazione di immagini della santa, anche per impulso delle tele a lei dedicate da Anton Van Dyck. Qui Rosalia, vestita del saio marrone della penitenza, è raffigurata all'interno della grotta, nell'atto di incidere sulla roccia il suo nome e la confessione della fede, secondo l'iscrizione ritrovata nello stesso 1624 in una grotta nei pressi di Quisquina; ai suoi piedi gli emblemi della meditazione, il teschio e il crocefisso. La composizione è giocata sulla contrapposizione tra la santa, raffigurata sulla destra, e i due demoni sconfitti sulla sinistra, rappresentazione delle tentazioni; tra i due gruppi è una cesura, lo spazio vuoto e scuro della caverna, e in alto una gloria angelica.

Esperto: Mark MacDonnell Mark MacDonnell
+43 1 515 60 403

mark.macdonnell@dorotheum.at

06.10.2009 - 17:00

Prezzo realizzato: **
EUR 122.300,-
Stima:
EUR 60.000,- a EUR 80.000,-

Pietro Novelli detto il Monrealese


(Monreale 1603 - Palermo 1647) Santa Rosalia, olio su tela, cm 151 x 123

Provenienza: collezione privata europea, iscrizione: EGO ROSALIA SINIBALDI QUISQUINE ET ROSARUM DOMINI FILIA AMORE DOMINI MEI IESU CRISTI INI HOC ANTRO HABITARI DECREVI. Il dipinto raffigura Rosalia, santa e patrona della città di Palermo dal 1624. Il culto della santa conobbe una grande diffusione dopo che il ritrovamento delle sue spoglie mortali in una grotta del Monte Pellegrino, luogo del suo eremitaggio, venne messo in relazione con il superamento della fase più acuta dell'epidemia di peste che aveva colpito la città. L'evento diede inizio ad una proliferazione di immagini della santa, anche per impulso delle tele a lei dedicate da Anton Van Dyck. Qui Rosalia, vestita del saio marrone della penitenza, è raffigurata all'interno della grotta, nell'atto di incidere sulla roccia il suo nome e la confessione della fede, secondo l'iscrizione ritrovata nello stesso 1624 in una grotta nei pressi di Quisquina; ai suoi piedi gli emblemi della meditazione, il teschio e il crocefisso. La composizione è giocata sulla contrapposizione tra la santa, raffigurata sulla destra, e i due demoni sconfitti sulla sinistra, rappresentazione delle tentazioni; tra i due gruppi è una cesura, lo spazio vuoto e scuro della caverna, e in alto una gloria angelica.

Esperto: Mark MacDonnell Mark MacDonnell
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Hotline dell'acquirente lun-ven: 10.00 - 17.00
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Asta: Dipinti antichi
Tipo d'asta: Asta in sala
Data: 06.10.2009 - 17:00
Luogo dell'asta: Vienna | Palais Dorotheum
Esposizione: 26.09. - 06.10.2009


** Prezzo d’acquisto comprensivo dei diritti d’asta acquirente e IVA

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