Lotto No. 58


Marino Marini *


Marino Marini * - Arte moderna

(Pistoia 1901–1980 Viareggio)
Piccolo cavallo, 1943, firmato M. M., bronzo, 31,4 x 46,6 x 14,2 cm (senza base), alt. 42,5 cm (con base)

L’opera fu realizzata in un’edizione di 5 esemplari (tre dei quali in collezioni private)
L’opera è registrata presso la Fondazione Marino Marini, Pistoia, ed è accompagnata da un certificato fotografico di autenticità.

Provenienza:
Collezione Marina Marini (moglie dell’artista)
Collezione Didier Imbert, Parigi
Collezione privata europea

Esposizione:
Lugano, Marino Marini - Gli anni nel Ticino sculture – disegni, Galleria Pieter Coray, ottobre-dicembre 1981, catalogo della mostra con ill. n. 4
Venezia, Marino Marini. Sculture pitture disegni dal 1914 al 1977, 28 maggio – 15 agosto 1983, catalogo della mostra, n. 38
Monaco di Baviera, Marino Marini (1901–1980) – Plastiken Bilder Zeichnungen, Alter Herkulessaal, marzo-aprile 1984, catalogo della mostra con riproduz. n. 9
Verona, Marino Marini. Mitografia. Sculture e dipinti 1939 – 1966, Galleria dello Scudo, 11 dicembre 1994 – 12 febbraio 1995, catalogo della mostra p. 37
Parigi, Paris Capitale des Arts, Galerie Didier Imbert, 28 aprile – 14 luglio 1989, catalogo della mostra p. 149, n. 69 con riproduz.

Bibliografia:
G. Contini, 20 sculture di Marino Marini, Quaderni della Collana di Lugano, ed. Collana, Lugano 1944, tav. 9
A. H. Hammacher, Marino Marini sculptures, paintings, drawings, ed. Harry N. Abrams, Inc. Publishers, New York 1970, tav. 101
P. Waldberg-H. Read-G. di San Lazaro, L’Oeuvre complète de Marino Marini, ed. XXe Siecle, Parigi 1970 c. s. n. 124
C. Pirovano, Marino Marini-Scultore. Electa, Milano 1972, n. 133 con riproduz.
M. Meneguzzo, Marino Marini – Il Museo alla Villa Reale di Milano, Skira, Milano 1997, cat. della mostra p. 209, n. 17
Fondazione Marino Marini, a cura di, Marino Marini. Catalogo ragionato della scultura, Skira, Milano 1998, p. 148, n. 205 con riproduz.

“C’è tutta la storia dell’umanità e della natura nella figura del cavaliere e del cavallo, in ogni epoca. È il mio modo di raccontare la storia. È il personaggio di cui ho bisogno per dare forma alla passione dell'uomo (…)”

Marino Marini

Il cavallo può essere visto come un vero e proprio simbolo nell’arte di Marini, un linguaggio originalissimo che l’artista adotta per esprimersi e per leggere la realtà. Benché le sue fonti di ispirazione possano essere considerate molteplici, dal cosiddetto Cavaliere di Bamberga, ai cavalli Tang dell’arte cinese, fino ad arrivare addirittura ai cavalli dei circhi di Picasso per le sculture più movimentate, ad affascinarlo furono soprattutto i cavalli dei bronzetti etruschi o quelli che aveva visto raffigurati nelle necropoli etrusche. Tornare all’arte etrusca era per Marini il solo modo per conoscere le origini della forma in scultura, ma soprattutto per ritrovare le proprie radici, i propri avi.

“Io guardo agli etruschi per la stessa ragione per cui tutta l’arte moderna si è voltata indietro saltando l’immediato passato ed è andata a rinvigorirsi nell’espressione più genuina di un’umanità vergine e remota. La coincidenza non è soltanto culturale; ma noi aspiriamo a una elementarità dell’arte.”
(dichiarazione al giornale Il Sud Attualità, in occasione della Biennale del 1948)

Marini è stato però al contempo capace di misurarsi con Picasso, con la scultura gotica, con Henry Moore, con la ritrattistica rinascimentale, con Rodin e Maillol, con le forme d’arte provenienti dai continenti più lontani. La cifra distintiva della sua arte è stata proprio l’essersi saputo servire delle testimonianze della storia, delle radici culturali, dei legami con un passato ancestrale, per elaborare un’arte contemporanea pienamente partecipe delle rivoluzioni del suo tempo, in dialogo con l’attualità.

Esperto: Alessandro Rizzi Alessandro Rizzi
+39-02-303 52 41

alessandro.rizzi@dorotheum.it

04.06.2019 - 17:00

Prezzo realizzato: **
EUR 114.600,-
Stima:
EUR 120.000,- a EUR 180.000,-

Marino Marini *


(Pistoia 1901–1980 Viareggio)
Piccolo cavallo, 1943, firmato M. M., bronzo, 31,4 x 46,6 x 14,2 cm (senza base), alt. 42,5 cm (con base)

L’opera fu realizzata in un’edizione di 5 esemplari (tre dei quali in collezioni private)
L’opera è registrata presso la Fondazione Marino Marini, Pistoia, ed è accompagnata da un certificato fotografico di autenticità.

Provenienza:
Collezione Marina Marini (moglie dell’artista)
Collezione Didier Imbert, Parigi
Collezione privata europea

Esposizione:
Lugano, Marino Marini - Gli anni nel Ticino sculture – disegni, Galleria Pieter Coray, ottobre-dicembre 1981, catalogo della mostra con ill. n. 4
Venezia, Marino Marini. Sculture pitture disegni dal 1914 al 1977, 28 maggio – 15 agosto 1983, catalogo della mostra, n. 38
Monaco di Baviera, Marino Marini (1901–1980) – Plastiken Bilder Zeichnungen, Alter Herkulessaal, marzo-aprile 1984, catalogo della mostra con riproduz. n. 9
Verona, Marino Marini. Mitografia. Sculture e dipinti 1939 – 1966, Galleria dello Scudo, 11 dicembre 1994 – 12 febbraio 1995, catalogo della mostra p. 37
Parigi, Paris Capitale des Arts, Galerie Didier Imbert, 28 aprile – 14 luglio 1989, catalogo della mostra p. 149, n. 69 con riproduz.

Bibliografia:
G. Contini, 20 sculture di Marino Marini, Quaderni della Collana di Lugano, ed. Collana, Lugano 1944, tav. 9
A. H. Hammacher, Marino Marini sculptures, paintings, drawings, ed. Harry N. Abrams, Inc. Publishers, New York 1970, tav. 101
P. Waldberg-H. Read-G. di San Lazaro, L’Oeuvre complète de Marino Marini, ed. XXe Siecle, Parigi 1970 c. s. n. 124
C. Pirovano, Marino Marini-Scultore. Electa, Milano 1972, n. 133 con riproduz.
M. Meneguzzo, Marino Marini – Il Museo alla Villa Reale di Milano, Skira, Milano 1997, cat. della mostra p. 209, n. 17
Fondazione Marino Marini, a cura di, Marino Marini. Catalogo ragionato della scultura, Skira, Milano 1998, p. 148, n. 205 con riproduz.

“C’è tutta la storia dell’umanità e della natura nella figura del cavaliere e del cavallo, in ogni epoca. È il mio modo di raccontare la storia. È il personaggio di cui ho bisogno per dare forma alla passione dell'uomo (…)”

Marino Marini

Il cavallo può essere visto come un vero e proprio simbolo nell’arte di Marini, un linguaggio originalissimo che l’artista adotta per esprimersi e per leggere la realtà. Benché le sue fonti di ispirazione possano essere considerate molteplici, dal cosiddetto Cavaliere di Bamberga, ai cavalli Tang dell’arte cinese, fino ad arrivare addirittura ai cavalli dei circhi di Picasso per le sculture più movimentate, ad affascinarlo furono soprattutto i cavalli dei bronzetti etruschi o quelli che aveva visto raffigurati nelle necropoli etrusche. Tornare all’arte etrusca era per Marini il solo modo per conoscere le origini della forma in scultura, ma soprattutto per ritrovare le proprie radici, i propri avi.

“Io guardo agli etruschi per la stessa ragione per cui tutta l’arte moderna si è voltata indietro saltando l’immediato passato ed è andata a rinvigorirsi nell’espressione più genuina di un’umanità vergine e remota. La coincidenza non è soltanto culturale; ma noi aspiriamo a una elementarità dell’arte.”
(dichiarazione al giornale Il Sud Attualità, in occasione della Biennale del 1948)

Marini è stato però al contempo capace di misurarsi con Picasso, con la scultura gotica, con Henry Moore, con la ritrattistica rinascimentale, con Rodin e Maillol, con le forme d’arte provenienti dai continenti più lontani. La cifra distintiva della sua arte è stata proprio l’essersi saputo servire delle testimonianze della storia, delle radici culturali, dei legami con un passato ancestrale, per elaborare un’arte contemporanea pienamente partecipe delle rivoluzioni del suo tempo, in dialogo con l’attualità.

Esperto: Alessandro Rizzi Alessandro Rizzi
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Hotline dell'acquirente lun-ven: 10.00 - 17.00
kundendienst@dorotheum.at

+43 1 515 60 200
Asta: Arte moderna
Tipo d'asta: Asta in sala
Data: 04.06.2019 - 17:00
Luogo dell'asta: Vienna | Palais Dorotheum
Esposizione: 25.05. - 04.06.2019


** Prezzo d’acquisto comprensivo dei diritti d’asta acquirente e IVA

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