(Pfaffenberg presso Obervellach 1927–2015 Vienna)
Covoni, sul verso firmato, datato Grabmayr 1987, olio su tela, 102 x 100 cm, con cornice

Provenienza:
Galerie Sandner, Darmstadt
Collezione privata, Germania

“... È perché ho un forte legame con la natura, essa è stata sempre l’elemento alla base della mia pittura. La natura fornisce moltissimo, in termini di colore, forma, luce e sensazioni...”
Franz Grabmayr in: Wolfgang Hingst, Power, Passion, Obsession, 2016

Anche le opere di Grabmayr furono realizzate in mezzo alla natura. Nel corso di lunghe camminate, in piedi in fiumi scroscianti, dipingendo su rimorchi agganciati a trattori, egli catturava la vita e l’energia della natura sulla sua tela. La sua opera sembrava risplendere dall’interno. L’artista utilizza una tecnica pastosa nell’applicare il colore per rendere visibile la luce e trasformare i suoi paesaggi in qualcosa di tangibile e percepibile, con le pietre, i campi, i prati e i boschi che esse raffigurano.
I cosiddetti ‘dipinti delle cave di sabbia’, di grandi dimensioni, furono realizzati negli anni Sessanta, e questo tema lo avrebbe successivamente occupato per molti anni. Cominciò con toni terrei, di ocra e marrone, scoprendo successivamente sfumature di violetto e svariate tonalità di giallo. L’intenzione era porre in armonia con la natura la stratificazione, la ricchezza e la purezza del colore. Negli anni Ottanta, egli aggiunse sabbia, paglia e cenere all’impasto, espandendo così il suo linguaggio materiale. I dipinti incentrati sul motivo del fuoco furono realizzati a partire dal 1983. Il falò illumina la cava di sabbia in un modo completamente nuovo. L'azzurro del cielo crea un forte contrasto con il bagliore arancio e rosso fiamma delle pareti sabbiose della cava. Sviluppi successivi avrebbero portato a collegare le fiamme alla danza, aprendo così la strada ad un secondo grande tema nell’arte di Grabmayr: i suoi dipinti incentrati sul motivo della danza.