Gerda Fassel *
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(nata a Vienna nel 1941)
“Bella”, bronzo, patina bruna e dorata, alla base monogrammato, datato G. F. 1978, numerato 5/7, 35 x 18 x 20 cm
Una “Bella” riprodotta in:
Gerda Fassel, Köpfe, Torsi & Fragmente, Katalog Universität für angewandte Kunst, Vienna, 1999, pp. 34–35;
Weibstrümmer, Die Bildhauerin Gerda Fassel, Universität für angewandte Kunst, Vienna, 2003, pp. 70–71 e pp. 68–69 (con riproduz. del modello in gesso)
Provenienza:
Collezione privata, Bassa Austria
... L’arte di Gerda Fassel non è né astratta né idealizzata. Essa è invece concreta, figurativa e materiale, creando però spazi magici proprio in virtù di ciò - e un'arte che non giunge a questo risultato è priva di valore, proprio come un’arte che può essere spiegata è del tutto superflua perché discuterla sarebbe ridondante. Un tale tipo di arte serve soltanto ad aumentare il chiacchiericcio culturale, i cui garruli apologeti sono i nuovi artisti del discorso, i veri protagonisti dello spettacolo. Certo, non manca la discussione critica sulle sculture della Fassel, né mancano i paralleli storico-artistici sulla base dello stile e del soggetto, dalla Venere di Willendorf fino a Brancusi e Belmer. Né mancano i tentativi di incorporare gli elementi esteriori che rappresentano nel contempo gli aspetti più intimi. Ma tutto ciò detrae dall’elemento essenziale cui si giunge solo con la sensibilità. I busti femminili della Fassel sono immagini oniriche, ctònie, traboccanti di potenza sessuale ed energia. Sono ad un tempo gravi e prive di peso, ammalianti e minacciose, vulnerabili nella loro apertura e chiuse come un’ostrica...
Rudolf Burger in: Fleischträume – dalla bibliografia citata
Esperta: Mag. Elke Königseder
Mag. Elke Königseder
+43-1-515 60-358
elke.koenigseder@dorotheum.at
06.06.2019 - 16:00
- Stima:
-
EUR 7.000,- a EUR 12.000,-
Gerda Fassel *
(nata a Vienna nel 1941)
“Bella”, bronzo, patina bruna e dorata, alla base monogrammato, datato G. F. 1978, numerato 5/7, 35 x 18 x 20 cm
Una “Bella” riprodotta in:
Gerda Fassel, Köpfe, Torsi & Fragmente, Katalog Universität für angewandte Kunst, Vienna, 1999, pp. 34–35;
Weibstrümmer, Die Bildhauerin Gerda Fassel, Universität für angewandte Kunst, Vienna, 2003, pp. 70–71 e pp. 68–69 (con riproduz. del modello in gesso)
Provenienza:
Collezione privata, Bassa Austria
... L’arte di Gerda Fassel non è né astratta né idealizzata. Essa è invece concreta, figurativa e materiale, creando però spazi magici proprio in virtù di ciò - e un'arte che non giunge a questo risultato è priva di valore, proprio come un’arte che può essere spiegata è del tutto superflua perché discuterla sarebbe ridondante. Un tale tipo di arte serve soltanto ad aumentare il chiacchiericcio culturale, i cui garruli apologeti sono i nuovi artisti del discorso, i veri protagonisti dello spettacolo. Certo, non manca la discussione critica sulle sculture della Fassel, né mancano i paralleli storico-artistici sulla base dello stile e del soggetto, dalla Venere di Willendorf fino a Brancusi e Belmer. Né mancano i tentativi di incorporare gli elementi esteriori che rappresentano nel contempo gli aspetti più intimi. Ma tutto ciò detrae dall’elemento essenziale cui si giunge solo con la sensibilità. I busti femminili della Fassel sono immagini oniriche, ctònie, traboccanti di potenza sessuale ed energia. Sono ad un tempo gravi e prive di peso, ammalianti e minacciose, vulnerabili nella loro apertura e chiuse come un’ostrica...
Rudolf Burger in: Fleischträume – dalla bibliografia citata
Esperta: Mag. Elke Königseder
Mag. Elke Königseder
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elke.koenigseder@dorotheum.at
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kundendienst@dorotheum.at +43 1 515 60 200 |
Asta: | Arte contemporanea II |
Tipo d'asta: | Asta in sala |
Data: | 06.06.2019 - 16:00 |
Luogo dell'asta: | Vienna | Palais Dorotheum |
Esposizione: | 25.05. - 06.06.2019 |