Lucio Fontana *
![Lucio Fontana * - Arte contemporanea - Part I Lucio Fontana * - Arte contemporanea - Part I](/fileadmin/lot-images/38M131127/normal/lucio-fontana-4199186.jpg)
(Rosario di Santa Fe, Argentina 1899–1968 Comabbio)“Concetto spaziale”, Attesa (68 T 77), 1968, sul retro firmato, intitolato, siglato: L. Fontana/”Concetto Spaziale”/ATTESA/Ho l’impressione che mi/manchi il fischio, acrilico su tela, giallo, 73,5 x 60 cm, in contenitore di plexiglas, (PP)
L’opera è registrata con il numero 68 T 77 presso Archivio Lucio Fontana, Milano.
Nota: La scritta sul retro è verosimilmente un riferimento al film „Il fischio al naso“ di e con Ugo Tognazzi.
Provenienza: Marlborough Galleria d’Arte, Roma (sul retro adesivo con n. di inventario1740)
Galleria Giraldi, Livorno
Galleria Sianesi, Milano (sul retro timbri e adesivo con n. di inventario 7053)
Galleria Vismara, Milano (sul retro timbri)
ivi acquistato dall’attuale proprietario nel 1982 –
Collezione privata, Italia
Bibliografia: Enrico Crispolti, Lucio Fontana Catalogue raisonné des peintures, sculptures et environnements spatiaux, Bruxelles, 1974, volume II, pagina 202, riprod. pagina 203;
Enrico Crispolti, Lucio Fontana Catalogo generale, Milano 1986, volume II, pagina 691 con riprod.
Enrico Crispolti, Fontana Catalogo ragionato di sculture, dipinti, ambientazioni, Milano, 2006, volume II, pagina 884, con riprod.
“L’arte rimarrà eterna come gesto, ma morrà come materia.…Noi pensiamo di svincolare l'arte dalla materia, di svincolare il senso dell'eterno dalla preoccupazione dell'immortale. E non ci interessa che un gesto, compiuto, viva un attimo o un millennio, perché siamo veramente convinti che, compiutolo, esso è eterno…” LUCIO FONTANA (Primo manifesto dello Spazialismo, maggio 1947) La fenomenologia dei tagli, che sono nella quasi totalità monocromatici, si definisce nella quantità e nella varietà dei tagli stessi, che variano dall’unico, obliquo e leggermente arcuato, secondo una sorta di traiettoria gestuale, all’unico invece verticale, di assolutezza quasi architettonica, da una cadenza a coppia, che segue un medesimo ritmo, a diversi con molteplici andamenti contrapposti, oppure ritmicamente iterati. I tagli, anche se non esclusivamente, sono il ciclo al quale Fontana ha affidato una sorta di proprio diario di umori e pensieri attraverso le scritte poste costantemente a partire dal 1964 sul retro dei quadri.
Queste scritte, che servivano a facilitare il riconoscimento d’autenticità delle opere, hanno accenni alla natura, descrivono incontri o fatti della vita di Fontana, o annotano fatti esterni con riferimenti alle imprese spaziali o sportive, o sono giochi di parole. Tuttavia, dal 1966, vi si riscontra un progressivo raccoglimento su se stesso, attraverso riferimenti autobiografici e una progressiva riduzione all’orizzonte domestico. L’opera presentata appartiene a questo periodo, la ieraticità dell’unico taglio verticale, la potenza e l’assolutezza del gesto si dispiegano su una tela di un giallo pieno ed acceso, ad inventare un nuovo linguaggio pittorico.
Esperta: Mag. Patricia Pálffy
Mag. Patricia Pálffy
+43-1-515 60-386
patricia.palffy@dorotheum.at
27.11.2013 - 18:00
- Prezzo realizzato: **
-
EUR 1.071.389,-
- Stima:
-
EUR 400.000,- a EUR 600.000,-
Lucio Fontana *
(Rosario di Santa Fe, Argentina 1899–1968 Comabbio)“Concetto spaziale”, Attesa (68 T 77), 1968, sul retro firmato, intitolato, siglato: L. Fontana/”Concetto Spaziale”/ATTESA/Ho l’impressione che mi/manchi il fischio, acrilico su tela, giallo, 73,5 x 60 cm, in contenitore di plexiglas, (PP)
L’opera è registrata con il numero 68 T 77 presso Archivio Lucio Fontana, Milano.
Nota: La scritta sul retro è verosimilmente un riferimento al film „Il fischio al naso“ di e con Ugo Tognazzi.
Provenienza: Marlborough Galleria d’Arte, Roma (sul retro adesivo con n. di inventario1740)
Galleria Giraldi, Livorno
Galleria Sianesi, Milano (sul retro timbri e adesivo con n. di inventario 7053)
Galleria Vismara, Milano (sul retro timbri)
ivi acquistato dall’attuale proprietario nel 1982 –
Collezione privata, Italia
Bibliografia: Enrico Crispolti, Lucio Fontana Catalogue raisonné des peintures, sculptures et environnements spatiaux, Bruxelles, 1974, volume II, pagina 202, riprod. pagina 203;
Enrico Crispolti, Lucio Fontana Catalogo generale, Milano 1986, volume II, pagina 691 con riprod.
Enrico Crispolti, Fontana Catalogo ragionato di sculture, dipinti, ambientazioni, Milano, 2006, volume II, pagina 884, con riprod.
“L’arte rimarrà eterna come gesto, ma morrà come materia.…Noi pensiamo di svincolare l'arte dalla materia, di svincolare il senso dell'eterno dalla preoccupazione dell'immortale. E non ci interessa che un gesto, compiuto, viva un attimo o un millennio, perché siamo veramente convinti che, compiutolo, esso è eterno…” LUCIO FONTANA (Primo manifesto dello Spazialismo, maggio 1947) La fenomenologia dei tagli, che sono nella quasi totalità monocromatici, si definisce nella quantità e nella varietà dei tagli stessi, che variano dall’unico, obliquo e leggermente arcuato, secondo una sorta di traiettoria gestuale, all’unico invece verticale, di assolutezza quasi architettonica, da una cadenza a coppia, che segue un medesimo ritmo, a diversi con molteplici andamenti contrapposti, oppure ritmicamente iterati. I tagli, anche se non esclusivamente, sono il ciclo al quale Fontana ha affidato una sorta di proprio diario di umori e pensieri attraverso le scritte poste costantemente a partire dal 1964 sul retro dei quadri.
Queste scritte, che servivano a facilitare il riconoscimento d’autenticità delle opere, hanno accenni alla natura, descrivono incontri o fatti della vita di Fontana, o annotano fatti esterni con riferimenti alle imprese spaziali o sportive, o sono giochi di parole. Tuttavia, dal 1966, vi si riscontra un progressivo raccoglimento su se stesso, attraverso riferimenti autobiografici e una progressiva riduzione all’orizzonte domestico. L’opera presentata appartiene a questo periodo, la ieraticità dell’unico taglio verticale, la potenza e l’assolutezza del gesto si dispiegano su una tela di un giallo pieno ed acceso, ad inventare un nuovo linguaggio pittorico.
Esperta: Mag. Patricia Pálffy
Mag. Patricia Pálffy
+43-1-515 60-386
patricia.palffy@dorotheum.at
Hotline dell'acquirente
lun-ven: 10.00 - 17.00
kundendienst@dorotheum.at +43 1 515 60 200 |
Asta: | Arte contemporanea - Part I |
Tipo d'asta: | Asta in sala |
Data: | 27.11.2013 - 18:00 |
Luogo dell'asta: | Vienna | Palais Dorotheum |
Esposizione: | 16.11. - 27.11.2013 |
** Prezzo d’acquisto comprensivo dei diritti d’asta acquirente e IVA
Non è più possibile effettuare un ordine di acquisto su Internet. L'asta è in preparazione o è già stata eseguita.